Lecce, la dirigente scolastica scrive ai ragazzi: «Ci mancate tanto»

Lecce, la dirigente scolastica scrive ai ragazzi: «Ci mancate tanto»
di Roberta GRASSI
2 Minuti di Lettura
Domenica 15 Marzo 2020, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 22:21
"Cari ragazzi, mancate! Mancate tantissimo! Mancate ai vostri insegnanti, collaboratori scolastici, ma soprattutto a me!". A scrivere è la dirigente di una scuola media di Lecce, Maria Rosaria Manca, della Ascanio Grandi,  a scrivere una lettera ai suoi studenti. Una lettera che racconta i giorni "vuoti" in una scuola altrettanto deserta, per via dell'emergenza Coronavirus che ha interrotto l'attività didattica in tutto il Paese.
"Anche la scuola è molto cambiata in questi giorni, nessuno vi può accedere se non io e due impiegati al giorno, a turno. Tutto è silenzio - scrive la preside - direi quasi assordante silenzio. Le aule pulite come non mai, odorano di cloro ma sono terribilmente fredde nonostante l'impianto di riscaldamento regali le ultime ore di calore, prima dello stop primaverile".
La dirigente prosegue: "E' tutto surreale! Ma noi siamo ancora qui! E questo rende tutto molto più facile da superare".
Con la lettera annuncia nuove misura di didattica online e una nuova piattaforma per proseguire le lezioni, non si sa bene ancora fino a quando.
Ma il testo, è anche un accorato e commovente saluto ai ragazzi, oltre che il racconto puntuale di cosa si sta verificando in questi giorni negli istituti che fino agli inizi di marzo erano nella loro piena attività: "Mancano i vostri ritardi - dice ancora - le vostre relazioni complicate tra di voi e tra qualche docente. Mancano le assemblee con i rappresentanti di classe delle terze. Quante cose avremmo dovuto fare insieme in questo periodo! Ma non è la fine, tranquilli, con l'aiuto e la responsabilità di tutti usciremo da questo momento e incontrandoci di nuovo, nelle aule, nelle piazze, nei parchi, diremo: ricordi come è stato difficile trascorrere giorni e giorni chiusi tra le mura domestiche?".
"Gli abbracci che oggi ci mancano - fa riflettere la dirigente - sono magari quelli che abbiamo negato ieri a qualcuno. Le strette di mano che non possiamo momentaneamente dare sono quelle che ci hanno infastidito ieri, gli sguardi e i sorrisi che mancano in questi giorni sono forse il broncio che abbiamo tenuto con i nostri amici. Vedete come è importante fermarsi a riflettere su tutto ciò!". Poi l'auspicio per il futuro: "Sono certa che da questo momento ne usciremo cambiati, profondamente cambiati, poiché apprezzeremo la bellezza della vita e delle cose semplici, l'importanza delle relazioni, dell'amicizia vera, dell'essere grandi protagonisti della storia".
Infine la raccomandazione: "State a casa, mi raccomando, perché presto ci rivedremo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA