Salvemini modello "Roosevelt", spilla sulla giacca: «E andiamo a vincere oltre tensioni e veleni»

Salvemini modello "Roosevelt", spilla sulla giacca: «E andiamo a vincere oltre tensioni e veleni»
di Paola COLACI
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Lunedì 18 Marzo 2024, 06:45

Completo blu, cravatta e sul bavero della giacca una spilletta originale del 1941. “FDR Carry On” lo slogan: quello con cui il presidente democratico americano Franklin Delano Roosevelt sfidò il candidato repubblicano Herbert Hoover e vinse le elezioni per la terza volta consecutiva. «Mi è stata donata da un caro amico», risponde Carlo Salvemini a chi lo interroga sul cimelio. E dal parco Galateo di Lecce - dove ieri mattina ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per le amministrative di giugno - fa suo quello che per Roosevelt fu il “sogno americano”: il sindaco uscente punta alla riconferma per la terza volta consecutiva.

A Parco Galateo con la coalizione


Al suo fianco la coalizione di centrosinistra, allargata al Movimento 5 Stelle fresco di accordo sottoscritto nelle scorse ore. Salvemini ringrazia tutti, «per essere in tanti e così affettuosi». E si commuove sottolineando di aver visto, «alcuni 91enni raggiungere Parco Galateo solo per dirmi che sono con me». Poi entra nel vivo dei temi. «E siamo entranti nella fase più calda - ci scherza su - perché aumentano i “mi raccomando, Carlo”». Rispetto alla sfida di giugno, il sindaco sottolinea di non essere il solo protagonista della partita: «Qui c’è il protagonismo di tante donne e uomini che hanno deciso di essere al mio fianco.

E non era così scontato». E il tema dell’ascolto aperto della comunità - come già era accaduto nel 2019 - torna come un refrain. Poi una prima stoccata al centrodestra: «Prendere forza dal consenso ricevuto per fare scelte difficili e non rinunciare alle scelte per mantenere il consenso: questo definisce il profilo di una classe dirigente che è diversa da una classe di potere e di governo». Dunque gli obiettivi: «Vincere le elezioni dell’8 e 9 giugno, innanzitutto. E poi fare in modo che da questo spazio venga fuori il nuovo candidato sindaco della città del 2029». Quindi l’invito ai leccesi: «Non sottovalutate la forza di mobilitazione che ciascuno di voi puoi esprimere. Non contate solo sulle mie capacità, abilità, competenze ed esperienze. Per vincere la sfida sono necessari coraggio ed entusiasmo. Questa campagna elettorale probabilmente sarà tesa e avvelenata. Ma se io resto calmo anche voi dovrete restare calmi».

La sfida agli avversari: «Guardiamo al futuro contro la nostalgia»

E ancora un affondo alla coalizione avversaria guidata dalla candidata Adriana Poli Bortone: «La nostalgia è un sentimento umano e pertanto comprensibile, ma ha il limite di imporci di guardare alle nostre spalle. È la speranza, invece, il sentimento che guida chi vuole andare avanti e lavorare per rendere Lecce ancora più vivibile per i cittadini». E se nelle piazze, nelle strade e nei quartieri il sindaco sottolinea di esserci sempre stato negli anni, la scelta di Parco Galateo è, per Salvemini, il simbolo della trasformazione: «Nel 2017 chiedemmo di poter entrare nell’ex sanatorio tubercolare abbandonato. E convocammo una conferenza stampa per annunciare la volontà di rivoluzionarlo garantendo un alloggio a singoli e famiglie in difficoltà. Un grande hub dell’innovazione sociale, insomma. E ci siamo messi al lavoro per mantenere la promessa. Ora abbiamo consegnato le chiavi a chi sta realizzando i lavori. E questo significa che la politica può cambiare davvero la vita delle persone». Al centrodestra che lo accusa di immobilismo e di aver reso la città più brutta, Salvemini risponde con «le periferie che sono diventate quartieri per esempio». E anche sulle piste ciclabili, aggiunge, «mi sento di ricordare che il progetto di ciclabilità per la città non è un capriccio del sottoscritto e della maggioranza ma è una strategia nazionale ed europea, tant’è che abbiamo ricevuto una serie di finanziamenti diretti per questo». Ma nell’agenda per il prossimo quinquennio il primo cittadino ha già segnato «il piano di investimenti pubblici da 120 milioni di euro tra Pnrr e Cis per la trasformazione urbana all’interno di una cornice di pianificazione che è il Pug».

«Ci insultano? Non preoccupatevi, siamo una grossa forza collettiva»

Poi il candidato del centrosinistra sottolinea di non avere timore della sua avversaria Poli Bortone: «La paura non è un sentimento che accompagna chi si misura con queste sfide. Ho rispetto di tutti e mi impegno a far bene. Poi sarà il popolo sovrano a decidere». E alla senatrice che nei giorni scorsi aveva definito la sua amministrazione «radical chic lontana dai bisogni della gente» Salvemini replica: «Non sono sorpreso che i miei avversari tentino di dare una rappresentazione della realtà diversa da quella che è. Il nostro compito è ricordare tutti i percorsi di ascolto e partecipazione pubblica che in questi anni abbiamo attivato. Dirò di più: sono stato anche accusato di essere un intellettuale. E sentirlo dire da una docente di Latino di UniSalento mi appare abbastanza singolare». Dunque la chiosa ironica: «Ogni mattina quando attraverso la città i leccesi che incrocio cortesemente mi salutano. Ma mi basta fare due passi avanti, però, per sentire distintamente il più classico degli improperi pronunciato a mezza bocca. Ma questa è la regola d’ingaggio. Non dovete preoccuparvi, perché noi siamo una grossa forza collettiva. E allora, carry on Lecce». Sì, ma con quante liste? «Quelle che saranno necessarie»</CW><CW-20>.
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