La chiesa di Santa Lucia nel totale degrado, l'ex Sovrintendente Tundo scrive a Prefettura, Sovrintendenza e Comune: «Pronta denuncia»

La chiesa di Santa Lucia nel totale degrado, l'ex Sovrintendente Tundo scrive a Prefettura, Sovrintendenza e Comune: «Pronta denuncia»
di Stefania DE CESARE
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Martedì 3 Ottobre 2023, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 06:45

È l’unica chiesa ipogea della città e oggi è in stato di abbandono: «Il Comune proceda con l’esproprio. Se non si interverrà presenteremo denuncia alla Procura». A parlare è l’ex soprintendente Luigi Tondo che porta avanti una battaglia per il recupero e la tutela dell’ex chiesa di Santa Lucia

Non tutti sanno dove si trova


L’edificio religioso, situato tra via San Lazzaro e piazza Tito Schipa, dove è in corso il cantiere di recupero dell’ex Massa, è uno dei più antichi di Lecce ma da tempo è avvolto nel degrado. Il monumento è una chiesa rupestre che nel XVI secolo è stata utilizzata come ambiente semi-ipogeo al quale avevano accesso, separatamente e grazie a tre diverse scale costruite in epoche differenti, sia gli uomini che le donne. Il sito è di proprietà privata e negli anni ‘60 era ancora accessibile. Oggi però la situazione è diversa: la chiesa è murata, inghiottita dall’incuria, ridotta a pochi resti. Del tutto invisibile dall’esterno. A riaccendere i riflettori sul bene storico è proprio l’archeologo Tondo che a fine agosto ha inviato una lettera all’attuale soprintendente di Lecce e Brindisi Francesca Riccio proprio per segnalare lo stato di degrado.

La lettera 


«Nonostante la sua importanza riconosciuta, l’unica chiesa ipogea conosciuta a Lecce, il monumento religioso è da decenni del tutto inaccessibile al pubblico – si legge nella missiva -, fatto che potrebbe anche rendere opportuno valutare la necessità di una procedura di esproprio, considerando anche i possibili danni che nel corso del tempo può avere subito la ex chiesa ipogea, inglobata in area privata». Nella lettera si chiede anche di disporre «un sopralluogo nell’area e verificare così la situazione di degrado (con responsabilità eventualmente da verificare) e anche le problematiche di sicurezza, in merito alle quali potrebbe risultare opportuna la presenza dei Vigili del Fuoco».

L'avvocato scrive a Prefettura e Comune


Alla missiva dell’ex soprintendente ha fatto seguito la lettera a firma dell’avvocato Ivan Zeppola, indirizzata non solo all’organo ministeriale ma anche al sindaco Carlo Salvemini, al prefetto di Lecce Luca Rotondi e al comandante della Polizia locale Donato Zacheo. Con la nota il legale chiede l’intervento di bonifica e messa in sicurezza del monumento religioso di via Giovanni Antonio Orsini Del Balzo: «A oggi, nonostante l’importanza riconosciuta alla struttura ex chiesa Ipogea di Santa Lucia, la stessa è del tutto inaccessibile al pubblico, fatto che, a parere di Luigi Tondo, potrebbe anche rendere opportuno valutare la necessità di una procedura di esproprio, considerando anche i possibili danni che nel corso del tempo può aver subito la medesima struttura che a oggi versa in stato di completo abbandono e forte degrado». Secondo l’avvocato «è necessario programmare e disporre idoneo sopralluogo al fine anche di porre il sito in questione in totale sicurezza sotto gli aspetti urbanistici e di igiene pubblica che a oggi non sono rispettati con particolare riferimento al degrado e all’abbandono che caratterizza da tempo l’intera area». 
In passato non sono mancati i progetti di recupero del sito. Nel 2018 il Consiglio comunale ha dato il via libera a una variante – da verde di arredo urbano ad attrezzature religiose di interesse comune - per permettere il restauro della cripta avviato nel 2013 dalla Curia. Con la nota l’avvocato chiede di avere le copie di tutte le delibere e degli atti amministrativi inerenti al progetto per la riqualificazione e messa in sicurezza dell’area. «Se non si interverrà – dichiara l’avvocato Zeppola - presenteremo denuncia alla Procura, visto che esiste un problema serio di igiene pubblica e di crollo sulla strada».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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