Anziani truffati: tre casi in poche ore, è allarme. «Fate attenzione»

Anziani truffati: tre casi in poche ore, è allarme. «Fate attenzione»
di Claudio TADICINI
3 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:41
Allarme truffe in città. Raggiri che vengono compiuti con i modi più disparati e che, troppo spesso, hanno come vittime gli anziani, una delle fasce più deboli della società. Sebbene le raccomandazioni a non aprire la porta a sconosciuti siano state ribadite più volte, tuttavia, c’è sempre qualche sventurato che cade nel tranello. E che, abbindolato dall’imbroglione di turno, vede sparire i propri averi o – come accaduto l’altro ieri, per la prima volta nel Salento – recapitare nella cassetta della posta alcuni bollettini, per pagare i contributi in favore di un’extracomunitaria, assunta inconsapevolmente dalla vittima, convinta ad apporre la propria firma su un “semplice” foglio di carta.
Soltanto nella giornata di mercoledì sono state ben tre le denunce presentate negli uffici della polizia. Il primo episodio risale alla tarda mattinata dell’altro ieri, quando intorno all’ora di pranzo una coppia di anziani coniugi, entrambi di 87 anni, residenti nella zona di via Leuca, ha ricevuto a domicilio la visita di un uomo, presentatosi presso la loro abitazione come un impiegato della previdenza sociale.
Vestito distintamente per non destare alcun sospetto, una volta entrato in casa l’uomo – alto un metro ed 80, capelli corti - ha estratto un metro tascabile ed ha iniziato a misurare le stanze dell’abitazione dei coniugi perché, a suo dire, avrebbe potuto fare ottenere loro alcuni incentivi per la pensione. Una “storiella” inventata di sana pianta, cui purtroppo la coppia ha abboccato.
 
Dopo avere chiesto l’esibizione dei documenti ed avere individuato il luogo (l’armadio in camera da letto) in cui marito e moglie evidentemente custodivano anche i risparmi, il truffatore ha distolto la loro attenzione con una scusa, per poi allungare le mani su una busta contenente mille e 500 euro, quello che restava della pensione degli anziani coniugi. Solo quando lo sconosciuto era ormai lontano, marito e moglie hanno scoperto di essere stati raggirati e derubati.
Sempre mercoledì, a farne le spese è stato anche un altro anziano leccese, risvegliatosi con l’abitazione svaligiata dopo avere ospitato in casa due moldave, con cui aveva scambiato quattro chiacchiere seduto su una panchina della villa comunale della città. Fingendosi in difficoltà economiche, le due straniere sarebbero riuscite a muovere a compassione il malcapitato, che le avrebbe quindi invitate nel suo appartamento per consumare insieme la cena. La ricompensa per questo gesto generoso, tuttavia, è stata amara: risvegliatosi dopo essersi appisolato, infatti, l’anziano ha scoperto che le due straniere avevano rubato tutto ciò di valore che era in casa: televisore, cellulare, alcuni oggetti e soldi.
Inedita per la provincia di Lecce, infine, è la truffa cui è rimasto vittima un 79enne. Una donna - presentatasi come membro di un’associazione umanitaria finalizzata all’ottenimento di un permesso di soggiorno per gli stranieri giunti in Italia per fuggire da morte, fame e miseria - con la complicità di un fantomatico avvocato contattato telefonicamente a “garanzia” di ciò che l’anziano era stato invitato a fare, l’ha convinto con l’inganno a firmare alcuni fogli. Altro non era che un contratto di lavoro: nei giorni successivi, infatti, nella cassetta postale del 79enne sono stati recapitati due bollettini da pagare, relativi ai contributi da versare per l’assunzione di una marocchina. Fortunatamente per lui non ha sborsato un euro, ma si è rivolto subito alla polizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA