Nuova darsena, a Igeco lavori per 3,3 milioni di euro

La darsena di San Cataldo
La darsena di San Cataldo
di Paola ANCORA
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Sabato 18 Giugno 2016, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Messa in sicurezza e ammodernamento e a San Cataldo nasce la nuova darsena: ad aggiudicarsi i lavori dell’appalto da 3,3 milioni di euro è la Igeco Costruzioni della famiglia Ricchiuto. Passo avanti nell’iter per rimettere in sesto il porticciolo della principale marina leccese: dopo l’apertura delle buste contenenti l’offerta tecnica e quella economica delle partecipanti alla gara, a spuntarla, sulle altre sette concorrenti, è stata proprio l’azienda che, fino a tre anni fa, avrebbe dovuto realizzare un porto a San Cataldo con la formula del project financing.
 
Fu la Igeco, infatti, ad aggiudicarsi il bando del 2011 per la costruzione di un porto turistico da 450 posti barca con 18 milioni di euro di investimenti privati e altri 6,5 milioni di fondi pubblici. A distanza di due anni da quel bando, però, «le condizioni del mercato sono cambiate» e per questo motivo Igeco nel 2013 fece un passo indietro, dicendosi non più disponibile ad andare avanti. A quel punto, Palazzo Carafa chiese e ottenne dalla Regione di utilizzare i 6,5 milioni di euro per la riqualificazione delle marine, a partire proprio dalla messa in sicurezza della darsena a San Cataldo, alla quale sono stati destinati 3,3 milioni.
Oggi, ad aggiudicarsi quei lavori, è proprio Igeco. Anche se per concludere il procedimento, avviare il cantiere e completare i lavori - secondo quanto è emerso alla fine di maggio in commissione Controllo al Comune - ci vorranno almeno altri due anni, al netto di ricorsi, contenziosi e imprevisti che verranno. I dati sono quelli forniti proprio dai funzionari dell’assessorato ai Lavori pubblici. E il rischio, quindi, è che la darsena resti per ancora molto, troppo tempo, nel degrado in cui è oggi. Palazzo Carafa, che ha bloccato ogni attività nel porticciolo già dal 2014, ha però stanziato nei giorni scorsi circa 18 mila euro per dragare la darsena e liberarla dalle alghe, con l’obiettivo non solo di renderla fruibile, ma anche - come avevano sollecitato il consigliere di Forza Italia, Giampaolo Scorrano e la minoranza Pd - di evitare problemi igienico-sanitari con l’arrivo del caldo e dell’estate.
Tornando ai lavori dell’appalto aggiudicato a Igeco, il bando di gara è stato approvato il 17 dicembre del 2015 e pubblicato dal 21 dicembre di quell’anno al 5 febbraio scorso, quando sono scaduti i termini per presentare le offerte. Hanno partecipato alla gara otto imprese. La commissione chiamata a esaminarle è stata nominata il 23 febbraio scorso ed era composta dal dirigente del settore, Claudia Branca, dall’ingegnere Antonio Pulli della Regione Puglia e dall’ingegnere Tecci della Provincia. L’apertura delle buste con i documenti amministrativi, fissata per il 9 febbraio, è stata rimandata al 23 dello stesso mese per «l’acquisizione dei nulla osta dei componenti della commissione da parte degli enti di appartenenza». Poi, durante la seduta di gara per verificare la documentazione tecnica, che si è tenuta il 23 marzo, sono state escluse due imprese (la Venna srl e la Mello) ed è stata avviata la verifica dei requisiti dichiarati dalla Igeco Costruzioni e dalla ditta Doronzo Infrastrutture. La Mello, esclusa, ha presentato istanza di riammissione. Fra il 12 aprile e il 6 maggio sono state richieste alle Igeco integrazioni alla documentazione presentata e, dopo le verifiche del caso, è stata fissata per il 31 maggio la seduta pubblica di apertura dei plichi sull’offerta tecnica.
Ora si procederà all’aggiudicazione provvisoria. Poi ci sarà quella definitiva e la stipula del contratto entro 35 giorni, poi nei successivi 60 giorni la redazione del progetto esecutivo, la cui validazione dovrà avvenire nel mese seguente. Da quel momento, dovranno trascorrere un minimo di 580 giorni per completare i lavori, la cui esecuzione è prevista comunque entro e non oltre i 670 giorni. Il traguardo, dunque, potrebbe essere tagliato per il 2018.
 
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