Il Dea è ospedale Covid19: da oggi 120 posti letto in più

Il Dea è ospedale Covid19: da oggi 120 posti letto in più
di Maddalena MONGIÒ
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Sabato 21 Marzo 2020, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 20:39

Porte aperte al Dipartimento di Emergenza e Urgenza del Vito Fazzi di Lecce. Come era nelle previsioni della vigilia la Regione ha dato, ieri, il via libera al potenziamento della rete degli ospedali Covid-19 ampliando l'offerta dei posti letto con il Dea di Lecce. Con 36 posti di Rianimazione e 84 posti letto (per un totale di 120) il Salento rafforza la capacità di ricovero dei Covid visto che il Dea si aggiunge ai 26 posti letto degli Infettivi già presenti al Fazzi e ai 20 presenti a Galatina.
Da oggi i pazienti Covid-19 saranno ricoverati al Dea anche se i posti letto saranno utilizzati nel caso dovesse esserci il pienone sia al padiglione delle Malattie infettive del Fazzi che agli Infettivi di Galatina. L'apertura ha comportato ritmi di lavoro eccezionali per tutti: dagli operatori di Sanitaservice, ai medici, agli infermieri, agli operatori socio-sanitari e ovviamente ai vertici di Asl Lecce e della società in house, ma alla fine tutto si è incasellato nel verso giusto. Ad annunciare la buona notizia, il presidente Michele Emiliano: «Abbiamo attivato anche questo importantissimo presidio per far fronte all'emergenza coronavirus possiamo quindi contare su una struttura moderna e funzionale, che rispetta tutti i parametri per la migliore assistenza dei malati Covid-19». E il direttore generale Rodolfo Rollo gli fa eco: «Si è pronti inoltre ad incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi. La nostra azienda ha agito compatta e con solerzia per contribuire a contenere l'emergenza, mettendo in campo uomini e donne competenti, tecnologie avanzate e strutture adeguate. Il resto dovrà essere dimostrato sul campo dalla nostra capacità organizzativa».
 


Il Dea del è stato trasformato in ospedale Covid-19 con determina dirigenziale numero 76 del 20 marzo della Regione che con questo atto ne ha sancito l'attivazione. È destinato a tornare Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, quando sarà finita l'emergenza, e accoglierà tutti i reparti ospedalieri ad alta complessità di cure, come la rianimazione, la cardiochirurgia, l'unità coronarica, la cardiologia, la chirurgia, l'ortopedia con il trauma center. Il Dea-Covid, invece, ha un percorso dedicato ai pazienti affetti da Covid-19, con 6 posti di osservazione breve intensiva per i malati che arrivano in pronto soccorso con una gravissima insufficienza respiratoria, oltre ai 36 posti di Terapia Intensiva-Rianimazione, i 40 posti letto in Malattie Infettive - Covid e 44 di Pneumologia - Covid, anche questi dotati di posti letto di terapia sub intensiva. I reparti di degenza saranno supportati dalla radiodiagnostica, con una Tac a 128 strati, una sala di radiologia tradizionale e ambulatori di ecodiagnostica, anche cardiologica. Rimarrà in funzione presso il reparto di Malattie infettive già presente al Fazzi.
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