Gallipoli, check-in negato dopo mezzanotte: sette ragazzi restano fuori

Gallipoli, check-in negato dopo mezzanotte: sette ragazzi restano fuori
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:28

Check-in impossibile, dopo mezzanotte. Arrivederci, a domani mattina. È la vicenda, raccontata sui social, capitata a un gruppo di giovani turisti bresciani che in vacanza a Gallipoli avrebbero passato la notte fuori, per un disguido. Ragazzi che hanno comunque incontrato la disponibilità di qualcuno che ha concesso loro di depositare i bagagli.

La storia 

«Ieri sera ore 00.15 - si legge su un gruppo Facebook molto attivo in città - sette ragazzi bresciani hanno suonato a un portoncino di una casa del centro storico ma nessuno ha aperto. Ci spiegano che, tramite un’agenzia del loro paese, avevano prenotato una casa per una settimana in altra zona di Gallipoli, ma i proprietari, dopo un fraintendimento sull’orario di arrivo (fra 11 di sera ed 11 di mattina), hanno annunciato che dopo mezzanotte non avrebbero fatto check-in». Secondo quanto poi accertato si trattava di proprietari non del posto. 
«Per non correre rischi - prosegue il racconto – sempre tramite la medesima agenzia, i ragazzi hanno pertanto prenotato un altro appartamento per una notte, pagando con bonifico immediato. Arrivati sul posto nessuno ad accoglierli. Dopo vari tentativi il proprietario risponde al telefono e gli dice che lui dopo le 22 non è disponibile a fare entrare nessuno a casa. Ormai all’una di notte per questi ragazzi era impossibile trovare altre soluzione (oltretutto economicamente accettabile, avendo pagato già due appartamenti). Li abbiamo mandati ad un B&B del centro storico, il cui proprietario era ancora in loco, che pur non avendo disponibilità ha, gentilmente, dato loro la possibilità di lasciare i bagagli. Erano ragazzi educatissimi». 
«Ora, al di là delle responsabilità della loro agenzia nello spiegarsi - si chiede l’utente - si può negare il check-in per pochi minuti (che poi sarebbero arrivati in tempo), costringendo a prenotare da un’altra parte per una notte? E si può avere la coscienza, intascati i soldi, di lasciare 7 ragazzi per strada? Se fossero stati figli vostri?». 

Il racconto 

La vicenda è confermata dai titolari del b&b che li ha aiutati, pur non potendo accoglierli perché tutte le stanze erano occupate. 
«I ragazzi li abbiamo accolti noi in Dimora Muzio - viene riferito - solo che non avendo disponibilità delle camere non potevamo farli dormire da noi (anche gratuitamente) e abbiamo anche provato a cercare loro un altro alloggio ma i prezzi essendo in piena stagione estiva erano alti e loro, comunque, avevano già pagato un appartamento rimanendo per strada... L’unico modo per poterli aiutare era quello di mantenere custoditi i loro bagagli, e noi lo abbiamo fatto con piacere. Con che coscienza lasciare 7 ragazzi in mezzo alla strada in piena notte!». 
Il caso ha provocato diverse reazioni e ha scatenato la riflessione sulla qualità del sistema “accoglienza” nel circuito delle locazioni di appartamenti da parte dei privati. 
«Denunciate alla finanza», è il monito condiviso.

Fermo restando, il malinteso.

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