Galleria Mazzini “ripulita”
«Ora tuteliamola insieme»

Galleria Mazzini “ripulita” «Ora tuteliamola insieme»
di Stefania DE CESARE
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Giovedì 9 Febbraio 2017, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 18:31
Tornano a “brillare” i muri della Galleria Mazzini. Sono quasi terminati gli interventi di pulizia e di rimozione delle scritte e dei graffiti delle pareti dei porticati che sono stati promossi da Palazzo Carafa proprio per cercare di riportare ordine e decoro all’interno del cuore commerciale della città.
«Mancano le ultime scritte e nelle prossime ore i lavori dovrebbero completarsi definitivamente – afferma l’assessore all’Ambiente Andrea Guido - e nei prossimi giorni con gli uffici valuterò l’ipotesi di intervenire anche sul soffitto della galleria che andrebbe ripulito dalla sporcizia, in modo da fare i lavori come si deve».
L’annuncio degli interventi di pulizia era stato dato a fine gennaio con la pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di ripristino delle colonne e delle pareti interne dei portici. A essere tirati a lucido sono stati circa 400 metri quadri per un costo di 24mila euro.
 
Il servizio di pulizia prevedeva interventi di rimozione di graffiti e manifesti presenti sulle facciate degli edifici di proprietà pubblica e privata oltre che sulle colonne ed altre strutture della galleria. Le operazioni sono state effettuate «senza l’impiego di prodotti chimici invasivi ma con un sistema integrato di pulitura selettiva con vaporizzazione di acqua per idrolavaggio a bassa pressione con proiezione di carbonati» proprio per tutelare «i rivestimenti con pietra naturale (travertino) sulla quasi totalità delle superfici della galleria». Oltre alla pulitura delle facciate ed elementi lapidei vari e alla rimozione di scritte vandaliche, effettuate nella maggior parte dei casi con vernici spray, a essere rimosse sono state anche chewing-gum, macchie oleose e volantini abusivi. Un intervento di pulizia a 360 gradi finalizzato a portare ordine all’interno della Galleria. «Sono contento di questi interventi – conclude Guido – ma preferirei spendere i soldi pubblici per portare delle migliorie alla città invece di sprecare il denaro per ripulire i muri da scritte ad opera dei soliti incivili».
 
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