Dal professionista di grido alla modella vivente

Dal professionista di grido alla modella vivente
di Maddalena MONGIÒ
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Venerdì 24 Febbraio 2017, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 12:33
Consulenze che brillano, o meglio compensi che tutti sognerebbero di poter avere, ma anche piccoli compensi per prestazioni professionali “creative” e in molti casi sembra di trovarsi dinanzi a un bignami di arzigogoli.
Balza agli occhi l’incarico part time ad alta prestazione professionale per il quale il Comune di Minervino ha riconosciuto 65.579,2 euro a un professionista. Ma ci sono anche 3.806 euro destinate dal Comune di Porto Cesareo a un “Esame osservazioni per miglioramento circolazione stradale”. E a Patù servono cinquemila euro per “Affidamento incarico per le ispezioni ipotecarie”.
A Nardò va fortissima la consulenza di supporto al Rup (Responsabile Unico per il Procedimento). Tremila euro vanno a una “Consulenza supporto al Rup per piscina” e 2.500 euro vanno a un “Supporto al Rup per comunicazioni all’osservatorio dei contratti procedure contrattuali servizi ambito territoriale sociale”e ancora 4.440 euro per “Supporto al Rup per appalto servizio refezione scolastica scuola infanzia e primaria”.
L’Università del Salento mette sotto la voce consulenze un fiume di incarichi per docenze, ma al ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha anche segnalato gli incarichi per la manutenzione straordinaria di Villa Tresca relativamente agli impianti sportivi e spazi per 27.978,7 euro e la manutenzione straordinaria del Buon Pastore per 8.182,17 euro.
Due voci sotto i riflettori visto che i fondi utili a queste manutenzioni straordinarie sono persi, a meno di un “miracolo”. A Melendugno su un totale di 261.288,7 euro, ben 105.902,7 euro se ne vanno per gli incarichi agli avvocati per i quali l’attività con la pa rappresenta una buona fonte di guadagno.
E sul fronte delle consulenze “dovute”, quelle per il Nucleo di valutazione, ad esempio, non c’è un allineamento dei compensi. All’accademia delle Belle Arti di Lecce, il presidente del Nucleo di valutazione – nel 2014 – ha percepito 1.944 euro e un componente 1.620, ma a Corigliano d’Otranto il compenso annuo del Nucleo è stato di 2.400 euro, mentre a Lizzanello sono 6mila euro per due componenti.
 
Paese che vai regola che trovi, insomma.
A Galatina è gettonato l’incarico di “attività tecnico-amministrativa di supporto al Rup periodo marzo-giugno 2014 per le fasi di attuazione e completamento interventi dell’elenco lavori pubblici anni precedenti”: quattro incarichi da 4.440 euro cadauno a cui se ne aggiunge una catena con varie diciture, tutte per supportare la macchina burocratica che, a quanto pare, è stata ritenuta bisognosa di supporto. E nella foga di dare consulenze capita di pagarne più di quanto era stato previsto.
È accaduto alla Asl di Lecce che per lo screening della cervice uterina ha segnalato 40mila euro di consulenze e ne ha pagate 65.588.
E tra i professionisti esterni a cui si ricorre c’è anche la modella vivente a cui è ricorsa l’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Il compenso? Anche più di 2.500 euro.
 
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