Crolla il faraglione, salve le Due Sorelle

foto: Franceca Rollo (da www.inmeteo.net)
foto: Franceca Rollo (da www.inmeteo.net)
di Maria DE GIOVANNI
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Venerdì 3 Maggio 2019, 21:52
Un altro cedimento sull'Adriatico che, nel giro di poche ore, ha fatto il giro del web. «Un crollo alle Due Sorelle di Torre dell'Orso»: questa la notizia che ha fatto capolino nella giornata di ieri con tanto di foto da ogni angolo di visuale. Un simbolo del Salento se così fosse stato. Un danno per tutti. Una catastrofe per le marina di Melendugno e non solo. E, invece, per fortuna, è arrivata la correzione di rotta: è il terzo faraglione quello interessato dal cedimento, più a sud verso la scogliera. Bello anche quello - dicono gli appassionati delle falesie - ma non come celebre come gli altri due. C'è voluto un po' per fare chiarezza, ma è arrivata la conferma ufficiale: un altro crollo, l'ennesimo, nell'insenatura di Torre dell'Orso, ma le Due Sorelle sono salve. Per i bagnanti, per gli amanti della fotografia e, appunto, per il territorio salentino che da qualche anno a questa parte è costretto a fare i conti con questo fenomeno. Purtroppo, sempre più grave.
Sì, perché l'allarme resta tutto e non va sottovalutato. Il faraglione meno noto - il terzo, situato più a sud - si è spaccato qualche settimana fa e fa parte di un costone che mano a mano sta franando giorno dopo giorno. Il cedimento, dunque, è tutt'altro che recente. Addirittura risalirebbe a marzo, secondo gli uffici comunali. Ma tant'è. E qui bisogna ricordare che da quel punto per qualche centinaio di metri la costa è interdetta a balneazione e navigazione: la conferma, dunque, che Capitaneria di Comune di Melendugno hanno preso sul serio la questione e la stanno affrontando con la massima prudenza.
Ma questo fenomeno non dissuade chi di farsi il bagno e di passeggiare sulle falesie in queste zone proprio non sembra volerne fare a meno. Qualche chilometro più sud, in particolare, a ridosso di Roca. E le cronache, infatti, dicono che in particolare il giorno del Primo Maggio già dalla prima mattina i bagnanti non hanno potuto fare a meno di fare un tuffo nella Grotta Poesia, la piscina naturale piu' gettonata del momento. Aria calda, sole e mare invitante hanno spinto i bagnanti a oltrepassare la zona rossa cioè l'area delimitata sottoposta a ordinanza di divieto di accesso pedonale e di balneazione. Alla faccia di tutti i divieti, i temerari non si sono scoraggiati e hanno proseguito il loro percorso, in barba alle ordinanze e ai divieti dunque.
Il risultato? Tutta la zona di Roca, in questi giorni, è stata abbastanza battuta da bagnanti e curiosi nonostante tantissimi cartelli informativi sulla pericolosità del suolo fragile, che potrebbe franare da un momento all'altro. Lo dicono gli esperti: Roca sta cadendo poco per volta e in località-Portuligno, ad esempio, un piccolo buco si è trasformato in una voragine da cui si puo' vedere il mare. Sempre nella stessa zona uno scoglio a seguito del forte vento di tramontana si è frantumato nei mesi scorsi.
Una situazione che non trova un binomio fra bellezza e sicurezza. Per il flusso previsto per questo lungo Ponte cominciato a Pasqua il primo cittadino di Melendugno, Marco Potì, aveva garantito la sicurezza e l'incolumità delle persone, qualora si fosse presentata una situazione di emergenza così come fece l'anno scorso. E basta ricordare quello che è accaduto la scorsa estate quando l'area della Grotta della Poesia è stata transennata e veicolata a vista, con divieto assoluto di balneazione, anche a seguito di due gravi incidenti accaduti proprio all'interno della grotta. Stessa situazione nella baia di Torre Sant'Andrea dove nella zona interdetta nonostante, barriere in legno e cartellonistica informativa c'è stato chi ha preferito oltrepassare gli sbarramenti pur di fare un tuffo, dalla parte piu' pericolosa dello scoglio a fianco di un crollo importante avvenuto l'anno scorso. Durante quel crollo si chiuse completamente una cavità che si era formata con il tempo. Insomma un costone che si sta sbriciolando quasi come pane secco, molto friabile e delicato. E la chiosa spetta allo stesso Potì: «Faccio appello sempre al buonsenso delle persone ed è ovvio che le zone pericolose non possono essere transitate. Abbiamo affisso cartelli ovunque, ma non posso stare a multare chi viola le regole. Per quanto riguarda invece l'erosione ricordo ancora che, tutti i nostri punti di forza di bellezza naturale sono a rischio: gli altri faraglioni al largo, le Due Sorelle, la stessa della Grotta Poesia. Lunedì prossimo riceveremo la relazione dettagliata dei tecnici e prenderemo, di conseguenza, i provvedimenti piu' adatti. Ci saranno più controlli per evitare la calca dell'estate scorsa».
foto: Franceca Rollo (da www.inmeteo.net)
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