Cibo scaduto o mal conservato: Nas in azione. “All you can eat” nel mirino: sequestrate 128 tonnellate di alimenti

Cibo scaduto o mal conservato: Nas in azione. “All you can eat” nel mirino: sequestrate 128 tonnellate di alimenti
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Venerdì 14 Giugno 2019, 14:08 - Ultimo aggiornamento: 14:09
Ben 128 tonnellate di prodotti ittici, di carne e vegetali in cattivo stato di conservazione e sequestrate. E' questo il bilancio dell'operazione dei carabinieri del Nas in tutta Italia a difesa della salute e per il rispetto delle norme da parte di ristoranti ed esercizi pubblici. Plaude al blitz la Coldiretti Puglia, che srotola gli ultimi dati a proposito di ristoranti etnici nella nostra regione, giacché la maggior parte delle violazioni interessa proprio questo tipo di attività.

In Puglia la percentuale di esercizi commerciali etnici che somministrano o preparano da asporto cibo straniero è cresciuta in cinque anni del 33%: parlano chiaro i dati della Camera di Commercio di Milano, Brianza, Lodi. 
E sulle 242 strutture nelle quali i Nas hanno accertato irregolarità, quasi la metà dei era di tipo etnico. Del resto, questo tipo di ristorante ha sempre maggiore appeal per i pugliesi: a Bari le aperture sono cresciute del 58.8%, a Brindisi del 39,5%, a Foggia del 28,2% e a Taranto del 27,6%. Fanalino di coda Lecce, con il 20,6%. 

«Nella maggior parte dei casi – sottolinea la Coldiretti – nei ristoranti etnici cucinano e servono ai consumatori prodotti importati dall’estero con livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli nazionali. Non a caso – ricorda Coldiretti - i cibi stranieri importati in Italia hanno provocato quasi un allarme alimentare al giorno nel 2018, secondo le elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf). Sul totale delle 398 allerte che si sono verificate nel nostro Paese – conclude la Coldiretti – solo 70 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 194 provenivano da altri Paesi dell’Unione europea (49%) e 134 da Paesi extracomunitari (34%)».

«All’insegna del Made in Italy e del Km0, in controtendenza rispetto al cibo etnico, si sta imponendo lo street food contadino, riconosciuto formalmente dalla manovra finanziaria 2018 che ha dato il via libera al cibo di strada fatto dagli agricoltori che possono vendere direttamente i propri prodotti, pronti per il consumo» prosegue Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

 
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