Aradeo, c'è anche la moglie del 58enne E nel Salento sono 400 in quarantena

Aradeo, c'è anche la moglie del 58enne E nel Salento sono 400 in quarantena
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Venerdì 6 Marzo 2020, 10:02
Prima il marito e poi la moglie, a distanza di tre giorni l'uno dall'altro e nel Salento ci sono oltre 400 persone in isolamento. Si tratta della moglie del 58enne di Aradeo che lunedì scorso si è presentato al Pronto soccorso del Santa Caterina Novella di Galatina lamentando spossatezza. Nel corso della visita è poi emerso che era stato giorni prima al Nord e a quel punto sono scattate le procedure di sicurezza. Il contagio della moglie è un fatto abbastanza scontato data la ovvia vicinanza, ma certo ieri la notizia di due casi in un solo giorno ha fatto alzare il tasso di preoccupazione in tutto il Salento. Tutti i pazienti, compresa la moglie del caso 1 di Aradeo, sono in buone condizioni e al momento non ci sono particolari preoccupazioni per la loro salute. Il numero delle persone in isolamento è, ovviamente, aumentato in maniera esponenziale proprio per la rete di relazione delle persone che si diramano dai casi positivi al coronavirus.
E il sindaco di Aradeo, Luigi Arcuti, ha affidato ai social il suo ringraziamento «alla Prefettura di Lecce, a tutta l'amministrazione comunale, ai consiglieri, ai medici, agli infermieri, ai volontari, ai tecnici, ai dipendenti comunali e a tutti coloro che, al servizio di questa emergenza, sono stati impegnati h24». Il suo è un lungo elenco di «grazie a tutti coloro che, da lunedì 2 marzo, hanno lavorato ininterrottamente con fare instancabile per far fronte ad un emergenza che è nazionale e mondiale. Grazie a tutti coloro che in diversi modi ci stanno aiutando e sostenendo con l'augurio che questo difficile momento passi il più in fretta possibile. Un grazie speciale va alle persone che in questo momento sono in sorveglianza fiduciaria, collaboratori silenti, ma indispensabili alla piena riuscita delle misure precauzionali, dettate con le direttive oggi in atto. Comprendo che non è facile interrompere all'improvviso la propria vita lavorativa, scolastica, lasciare fuori dalla porta di casa i propri affetti. Io personalmente e l'Amministrazione tutta siamo vicini alle famiglie direttamente e indirettamente interessate dai provvedimenti precauzionali attivati della Autorità Sanitaria e alla cittadinanza tutta. Viviamo un momento difficile ed è per questo che mi permetto di chiedere a tutti maggiore empatia, comprensione, maggiore vicinanza e pazienza».
Tutta la Puglia è in trincea. Sono 195 i posti letto per il ricovero dei contagiati (ma Lecce ha già pianificato di attivarne 100 e quindi la dotazione aumenta), con il Policlinico di Bari che è il centro di riferimento regionale. Gli altri centri di riferimento ospedaliero, per il coronavirus, sono il Vito Fazzi di Lecce, il Santa Caterina Novella di Galatina, il Perrino di Brindisi, il Santissima Annunziata di Taranto, gli ospedali Riuniti di Foggia, il Bonomo di Andria, il San Paolo di Bari e il Di Venere a Carbonara. Dei 195 posti letto extra, 25 sono per l'isolamento. Per i pronto soccorso è previsto un percorso separato con il triage dedicato per chi presenta sintomi influenzali e viene dalle zone di contagio. Per gli ospedali che non hanno la possibilità di allestire internamente spazi separati sono state montate le tende all'esterno. È la soluzione adottata al Perrino di Brindisi, a Ostuni, a Taranto, a Galatina che ha una stanza di isolamento, ma in previsione di un iperafflusso dopo il caso del paziente 1 è stata messa a disposizione, dalla Croce rossa, una tenda pressurizzata.
M.Mon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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