I soldi della coca e le ville di lusso: la vita dorata del boss in Brasile

I soldi della coca e le ville di lusso: la vita dorata del boss in Brasile
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 09:22

Un ritorno nell'America del Sud della Procura antimafia di Lecce. Il caso più eclatante risale tuttavia nell'estate del 2001 quando l'allora pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Capoccia, ed i carabinieri del Ros sequestrarono in Venezuela la nave Journey con 12 tonnellate di cocaina nascoste nel doppio fondo.
L'indagine e vide il pieno coinvolgimento anche dell'autorità giudiziaria statunitensi con l'invio sistematico di plichi a Lecce con atti di indagine.
Al centro di quel fascicolo il cartello della foce dell'Orinoco subentrato al monopolio di Pablo Escobar. L'obiettivo era quello di creare un asse tra Colombia, Italia ed Albania. Era stato programmato persino l'acquisto di un sommergibile per fare arrivare la cocaina nel Mar Mediterraneo eludendo i controlli lungo la superficie del mare.
Il colossale carico di 12 tonnellate era pronto per essere imbarcato sulla nave Suerte 1 che avrebbe fatto rotta verso l'Europa. La novità dell'operazione, denominata Journey Italia e scattata alla fine di agosto del 2001, stava nell'aver individuato un asse tra i narcotrafficanti sudamericani e l'Albania: in questo Paese, infatti, i narcos colombiani avevano individuato una base per stoccare e distribuire la cocaina.
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