Truffe in vacanza (anche a Pasqua): dagli alloggi fantasma al phishing, tutte le trappole

Fenomeno esploso con le prenotazioni online: dal 2019 casi aumentati del 25%. Oltre dieci milioni gli italiani pronti a partire: la guida della Polizia postale

Truffe in vacanza (anche a Pasqua): dagli alloggi fantasma al phishing, tutte le trappole
Truffe in vacanza (anche a Pasqua): dagli alloggi fantasma al phishing, tutte le trappole
di Barbara Carbone
4 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Marzo 2024, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 00:40

 Le vacanze si avvicinano e il sogno, per gli italiani, è quello di partire. Verso mete di mare, montagna o città d’arte. L’importante è staccare la spina. Secondo Federalberghi, saranno 10,5 milioni quelli che partiranno (o sono già partiti) per le vacanze di Pasqua. E sono molti di più quelli che stanno pensando a come sfruttare al meglio il lungo ponte del 25 aprile e le vicine ferie estive. I vacanzieri devono però fare i conti con i prezzi che, neanche a dirlo, sono alle stelle a causa del caro voli e caro hotel. Per risparmiare qualcosina sono sempre meno quelli si rivolgono alle agenzie di viaggio. I più impazzano in rete alla ricerca di imperdibili offerte e last minute. La tentazione della vacanza facile e dell’organizzazione del viaggio comodamente da casa colpisce un po’ tutti. Ma la diffusione di queste operazioni ha rivelato anche il proverbiale “lato oscuro”, l’altra parte della medaglia. Per quanto sia semplice prenotare la villeggiatura online è altrettanto facile venire truffati. E la corsa per la prenotazione pasquale last minute fa già registrare un picco di casi. 

LE DENUNCE

Sono in aumento i consumatori che denunciano case messe in affitto all’insaputa dei proprietari, altre addirittura inesistenti, sistemazioni dipinte come ville di lusso rivelatesi poi poco più che “baracche”. Insomma, la fregatura è dietro l’angolo. A mettere in guardia i viaggiatori sono proprio Booking.com e la Polizia di Stato che per la prima volta, tramite l’articolazione specialistica della Polizia postale, hanno intrapreso una collaborazione per aiutare i vacanzieri a prenotare online ma in sicurezza. Il trend delle truffe online è in costante crescita. Mentre nel 2019 le denunce alla Polizia postale sono state 12.809, nel 2022 si è arrivati a 15.699. Secondo gli ultimi dati, nel 2023 i raggiri sul web hanno superato quota 16.000. In soli quattro anni le segnalazioni sono cresciute del 25%. «I truffatori prendono di mira chiunque, sia che stia prenotando un hotel, comprando un vestito o postando su un social media.

Per questo noi continuiamo a investire nella protezione dei clienti e delle strutture ricettive - spiega Alberto Yates, direttore regionale di Booking.com - Lo facciamo informando le strutture riguardo ai tipi di truffa di cui siamo a conoscenza e, allo stesso tempo, fornendo ai nostri clienti consigli pratici». È Massimo Bruno, direttore della Divisione Financial Cybercrime del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni a spiegare come si stia registrando negli ultimi mesi una crescente diffusione di condotte predatorie realizzate attraverso le più svariate tipologie di frode ormai consumate, quasi esclusivamente, attraverso la rete.   

IL PIANO

Per proteggere i turisti Booking e la polizia hanno stilato un vademecum con cinque semplici raccomandazioni per prenotare online in tutta sicurezza. Prima di tutto è necessario mantenere private le informazioni personali. Non condividere mai i dettagli della carta di credito tramite messaggio sui social, sms dal cellulare o e-mail. Idealmente, bisognerebbe sempre pagare attraverso siti sicuri o, meglio, all’arrivo presso la struttura ricettiva. Secondo consiglio è “raddoppiare” la sicurezza: molte piattaforme e fornitori di carte di credito mettono a disposizione dei clienti l’autenticazione a due fattori. Una volta attivata, anziché digitare semplicemente la password, al cliente verrà chiesto di completare un secondo passaggio per accedere al suo account, come ad esempio digitare un codice ricevuto tramite sms. Questo semplice passaggio aggiuntivo permette di aumentare considerevolmente la sicurezza.

I CONTROLLI

Ad esempio se una struttura chiede un pagamento al di fuori dei termini concordati o se si riceve una e-mail mal formulata con la quale si richiede di condividere dati personali potrebbe trattarsi di una truffa (il cosiddetto phishing). Nel dubbio, è sempre meglio contattare il servizio clienti o direttamente la struttura per verificare la veridicità del messaggio. Ed infine non stancarsi di controllare e ricontrollare un’offerta troppo allettante. Se ci si imbatte in una casa sulla spiaggia a un prezzo stracciato prima di prenotare, verificare scrupolosamente tutte le recensioni della struttura ma anche l’url del sito web. C’è poco da fare: le cose belle costano. Meglio quindi tenersi alla larga da paradisiache destinazioni low cost soprattutto. Per risparmiare senza rinunciare al confort il consiglio degli esperti è quello di pianificare il viaggio fuori stagione.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA