Chi era Mattia Roperto, investito e ucciso a 14 anni: aveva un fratellino più piccolo

Chi era Mattia, investito e ucciso a 14 anni: aveva un fratellino più piccolo. Genitori e amici sconvolti
Chi era Mattia, investito e ucciso a 14 anni: aveva un fratellino più piccolo. Genitori e amici sconvolti
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Giugno 2020, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 12:40

Aveva solo 14 anni e ne avrebbe compiuti 15 a ottobre Mattia Roperto, il ragazzino investito e ucciso ieri sera a Roma, in via Cilea all’Infernetto. Per la sua morte un 22enne, F.C., è stato arrestato dai vigili urbani per omicidio stradale: guidava sotto effetto di sostanze stupefacenti (forse cannabis), dai risultati del drugtest a cui è stato sottoposto. Il 22enne arrestato, che guidava una Peugeot 108, è stato subito portato via dalla polizia per evitare che i passanti potessero aggredirlo.

Leggi anche > Travolto e ucciso da un'auto a 14 anni. Arrestato il conducente
 

 

Mattia è stato sbalzato di una trentina di metri per via dell’impatto: è stato trovato di fronte all’Istituto comprensivo Mozart. Il giovane viveva con la sua famiglia non lontano dal luogo dell’incidente e stava tornando a casa dopo essere stato a cena con gli amichetti per festeggiare la fine dell’anno scolastico: aveva un fratellino più piccolo. Quasi immediatamente Mattia è stato raggiunto da amici e parenti con i quali aveva passato la serata. L'investitore si è fermato per prestare soccorso ma ogni tentativo di rianimazione è stato purtroppo vano.



Il corpo della vittima è stato portato all'ospedale di Tor Vergata mentre il 22enne è stato condotto al Grassi di Ostia per effettuare test per alcol e droga: è risultato positivo al tossicologico e il magistrato di turno ne ha disposto l'arresto. Ora si trova negli uffici della polizia locale del gruppo Tintoretto in attesa di nuove disposizioni da parte del Pubblico ministero.

Sconvolti i genitori e gli amichetti. «Come faccio senza di lui?», le parole della mamma, che tra le lacrime ha detto di averlo baciato e di avergli rimesso l’apparecchio. Mattia, quando è stato travolto da quell’auto, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali: oltre ai rilievi della polizia locale, il particolare è stato confermato da alcuni testimoni. «L’auto è arrivata come un missile», avrebbero raccontato. Due amici stavano attraversando con lui ma quando hanno visto l’auto sopraggiungere hanno indietreggiato: Mattia non ha fatto in tempo.
 
 

"LÌ SI CORRE TROPPO" Il quartiere dell'Infernetto si è stretto al dolore dei genitori del ragazzo: questa mattina non si parla d'altro. «Quella strada è stata sempre pericolosa - dice un residente -. Si corre all'impazzata nonostante ci siano anche le strisce pedonali e i cartelli dell'uscita dei ragazzi da scuola». Via Cilea, infatti, si trova proprio davanti ad uno degli ingressi della scuola elementare «Francesco Cilea», non distante dalla Cristoforo Colombo, l'arteria che collega il litorale con il centro di Roma.

Sono in molti a chiedere l'installazione di dossi e a breve potrebbe anche partire una raccolta di firme. «Vedo gente sfrecciare con le loro auto a velocità assurde e a tutte le ore per le vie di Palocco e Infernetto anche nelle vie più strette e attaccate alle abitazioni - si lamenta Giuliano - ormai sta diventando un fenomeno senza controllo e le conseguenze purtroppo possono essere queste». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA