TREVISO - Lo stratagemma è andato avanti per qualche mese: viaggiava tranquillamente in treno senza biglietto e quando veniva fermato dal controllore dava un nome falso, nello specifico quello di un suo vecchio compagno di scuola a cui poi arrivavano a casa le relative multe. Ora però, dopo essere stato scoperto, un 50enne trevigiano dovrà affrontare un processo per rispondere dei reati di sostituzione di persona e di false dichiarazioni sull'identità. L'uomo è stato infatti rinviato a giudizio il 14 settembre dal gup di Treviso.
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La denuncia
A far partire l'indagine è stato proprio il destinatario delle multe inesistenti, che non si spiegava per quale motivo continuassero a recapitargli a casa verbali di infrazione per il mancato possesso del biglietto di viaggio soprattutto lungo le tratte tra Treviso, Vittorio Veneto e Noale.
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