Boom di richiami spostati del vaccino anti-Covid. In tre giorni 92mila lombardi hanno chiesto al portale di Poste il cambio data, un servizio possibile da venerdì scorso: per AstraZeneca il sito permette uno spostamento tra i 63 e gli 84 giorni, per Pfizer e Moderna tra i 34 e i 42. Nelle prime 24 ore in 59mila si sono connessi per anticipare o posticipare la seconda dose. Qualcuno per salvarsi le vacanze. Il giorno successivo gli spostamenti sono stati 22mila, un terzo rispetto alla partenza, ma comunque tanti. Domenica, altri 10mila.
La corsa per modificare l’appuntamento dunque prosegue. Un boom, peraltro aspettato, che costringe l’assessorato regionale al Welfare a lanciare un appello ai cittadini: «Sfruttate l’opzione solo nei casi necessari». Altrimenti si rischia di mandare all’aria le agende dei centri vaccinali, accuratamente programmate in base alle fasce di età. Soprattutto ora. A luglio, infatti, salvo cambi di programmi delle prossime ore, sono state tagliate 543mila dosi di Pfizer e Moderna. La Lombardia non le riceverà. «Il taglio è consistente», ha ammesso il governatore Attilio Fontana.
Intanto, i dati del contagio Covid ieri sono ulteriormente migliorati con un solo decesso e un tasso di positività dello 0.4%: a fronte di 9.458 tamponi processati i nuovi contagiati sono stati 46, di cui 15 a Milano (47 il giorno precedente). Un ricoverato in meno nelle rianimazioni e 8 in meno negli altri reparti.