Corso Como, due stranieri feriti all'alba con colpi di una pistola a salve: arrestati

Corso Como
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di Simona Romanò
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Lunedì 4 Luglio 2022, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 07:45

Rissa con sparatoria, all’alba di ieri, in corso Como,  uno dei luoghi caldi della movida milanese. Il bilancio è di due giovani senegalesi, di 27 e 28 anni, lievemente feriti alle gambe con proiettili caricati a salve. Entrambi sono stati poi arrestati per rissa.

DINAMICA Tutto inizia con una colluttazione, verso le 4, tra due gruppi rivali nell’area attorno ai locali: uno di senegalesi, l’altro di nordafricani. I primi avrebbero poi sparato con una scacciacani modificata per esplodere piccolissimi frammenti di metallo, così da mettere in fuga gli avversari, che mezz’ora dopo si sarebbero vendicati in corso Garibaldi.

SEGNALAZIONI Sono quasi le 5 quando, nell’arco di mezz’ora, in Questura, arrivano due segnalazioni di colpi d’arma da fuoco nel quartiere di corso Como. Durante il primo intervento, gli agenti non trovano nessuno sul posto, ma recuperano a terra due bossoli di proiettili caricati a salve. La seconda volta, attorno alle 5.30, invece, in corso Garibaldi i poliziotti rintracciano i due senegalesi feriti: sono stati soccorsi dal personale sanitario del 118 e trasportati all’ospedale Fatenefratelli, non in pericolo di vita.

Uno in codice giallo e l’altro in codice verde, con delle schegge nella gambe.  Entrambi sono stati arrestati per rissa: i due hanno  piccoli precedenti per droga e per reati contro il patrimonio. Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal pm Enrico Pavone, hanno  poi rinvenuto,  a casa di uno dei due senegalesi, proiettili caricati a salve come quelli recuperati in precedenza dai poliziotti. Le indagini proseguono per ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio.

POLEMICHE L’ennesimo episodio violento in uno dei quartieri del divertimento scatena dure polemiche da parte del centrodestra. «Una città arrivata alla guerra tra etnie, allo scontro tra bande di africani, come nelle più pericolose metropoli mondiali», dichiara l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato.

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