Milano, le boutiques e una ripartenza sopra le attese: volano subito intimo e scarpe

Milano, le Boutiques e una ripartenza sopra le attese: volano subito intimo e scarpe
Milano, le Boutiques e una ripartenza sopra le attese: volano subito intimo e scarpe
di Simona Romanò
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:20

Su quasi tutte le vetrine del centro campeggiano messaggi di bentornato ai clienti, oltre alle indicazioni anti-contagio. Le vie dello shopping nella città della moda rialzano le saracinesche dopo quasi tre mesi di lockdown con i commercianti che si sono attrezzati: mascherine, guanti, sanificazioni, gel igienizzante all’ingresso e tanto ottimismo che ha animato le prime giornate di lavoro. E i milanesi hanno contraccambiato l’euforia per l’inizio della vera Fase 2 facendo i primi acquisti: dal centro alle periferie, dalla Galleria a via Dante, da corso Buenos Aires a corso Vittorio Emanuele, a via Torino. «La partenza è sicuramente incoraggiante, forse più delle aspettative - commenta Massimo Torti segretario generale di Federazione Moda Italia – il numero di clienti è ridotto, mancando totalmente gli stranieri, però, chi entra in una boutique non vuole solo curiosare, ma assecondare il piacere del primo acquisto, quasi a segnare il ritorno alla normalità». Oppure si è accorto che nell’armadio inizia a scarseggiare qualche capo: i prodotti più richiesti sono l’intimo, le camicie, le scarpe della primavera-estate.

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«Circa il 97 per cento dei negozi, dall’abbigliamento agli accessori, al tessile per la casa ha riaperto i battenti in sicurezza con la stessa emozione dei primi giorni di scuola – prosegue Torti – ma dobbiamo essere realistici, perché da qui a fine anno prevediamo un meno 50 per cento di ricavi rispetto al 2019». Già a febbraio le vendite erano crollate del 38 per cento. Poi, tre mesi di incassi azzerati per le chiusure imposte dal virus. «Quindi andare a pareggio per i negozi quest’anno sarà impossibile».

I segnali di una timida ripartenza si vedono. In corso Vittorio Emanuele balza all’occhio la lunga coda di persone distanziate in attesa di entrare alla Rinascente che propone saldi-fedeltà fino al 50 per cento. «Ma anche i piccoli negozi se la stanno cavando bene – precisa Alessandro Prisco, presidente di AscoDuomo – la nostra clientela è ritornata nei primi giorni avendo bisogno di rinnovare un pochino il guardaroba». Soddisfatti, seppur preoccupati per il futuro, anche le attività delle periferie. Per Marco Sperati presidente di AscoVallazzeGobetti, zona Città Studi, «si deve puntare sugli abitanti del quartiere dimostrandogli che possono entrare nei negozi in sicurezza, perché i locali sono puliti e igienizzati. Ma non ci sarà alcuno sconto anticipato perché la merce è di stagione».

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