Ristoratori bloccano l'A1: «Vogliamo lavorare, ma non all'aperto col freddo». Due manifestanti urtati da un'auto

Ristoratori bloccano l'A1: «Vogliamo lavorare, ma non all'aperto col freddo». Manifestante travolto da un'auto
Ristoratori bloccano l'A1: «Vogliamo lavorare, ma non all'aperto col freddo». Manifestante travolto da un'auto
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Lunedì 19 Aprile 2021, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 19:40

A pochi giorni dall'annuncio delle riaperture, anche per i ristoranti - in zona gialla e all'aperto, ma sia a pranzo che a cena - ancora proteste da parte dei ristoratori di Tni Italia, che hanno bloccato l'autostrada A1 vicino all'uscita di Incisa (Firenze). E a protestare c'è anche il "Jake lo sciamano" italiano, Ermes Ferrari, il ristoratore modenese che a Roma il 6 aprile era vestito come Jake Angeli a Capitol Hill.

«Mentre la gente piangeva davanti al Parlamento e chiedeva un aiuto - ha detto Ermes Ferrari - tutti si sono concentrati» solo «su un cappello e due corna». «Ci sono imprenditori - ha aggiunto il presidente di Tni, Pasquale Naccari -, gente stanca di subire, che vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all'esterno col freddo». 

L'autostrada A1 all'altezza del casello di Incisa è stata poi bloccata in entrambe le direzioni dai ristoratori che protestano: il traffico è fermo. «Non ne possiamo veramente più - ha detto sempre Ferrari - dovete farci riaprire, perché veramente questo è un disegno criminale per far saltare la spina dorsale delle partite Iva italiane. Non è vero che siamo evasori, perché noi siamo la dorsale dell'Italia».

Un manifestante investito da un'auto

Uno dei manifestanti che stava partecipando alla protesta, in diretta Fb, di Tni Italia in A1 col blocco dell'autostrada, è stato investito da un'auto senza riportare gravi conseguenze. L'uomo, a quanto si vede nel video diffuso da Tni, era tra i manifestanti che si erano messi davanti all'auto per non farla passare ma la vettura ha tirato dritto urtandolo per poi allontanarsi: il manifestante è caduto si sarebbe fatto male a una spalla.

Dopo l'incidente il presidente di Tni Italia, Pasquale Naccari, ha interrotto la diretta Fb dal luogo del blocco. Il manifestante è un ristoratore emiliano. L'automobilista è stato fermato e identificato.

A rintracciarlo, all'altezza del casello di Barberino del Mugello (Firenze) sulla A1 in direzione Nord, una pattuglia della polizia stradale di Firenze Nord.

Tratti chiusi e code in autostrada

In seguito alla manifestazione di Tni Italia sull'A1 Autostrade comunica che tra le province di Firenze e Arezzo è stata disposta la chiusura dei tratti Firenze sud-Incisa verso Roma e Valdarno-Incisa verso Bologna. All'interno dei tratti chiusi, il traffico è bloccato «e ci sono 6 km di coda verso Roma e 5 km verso Bologna». Chi è in viaggio verso Roma, si spiega, «deve uscire a Firenze sud dove si registra 1 km di coda e può rientrare in autostrada a Valdarno dopo aver percorso la viabilità ordinaria mentre chi è diretto a Bologna deve uscire a Valdarno dove si registrano 2 km di coda e può rientrare in A1 ad Incisa. Per le lunghe percorrenze si consiglia di uscire a Firenze Impruneta, seguire indicazioni per Siena, percorrere il raccordo Siena-Bettolle SS326 con rientro in A1 a Valdichiana; percorso inverso per chi viaggia verso Bologna. Sul posto sono presenti il personale di Autostrade per l'Italia e la Polizia Stradale». 

Due manifestanti urtati da un'auto

L'auto che ha investito, ferendolo a una spalla, uno dei manifestanti sull'A1 ha urtato anche un altro dei partecipanti alla protesta promossa da Tni Italia: quest'ultimo avrebbe riportato solo una contusione alla mano. «Sto bene, tutto a posto, è solo la spalla», ha reso noto, con un video su Fb, il manifestante ferito alla spalla: si tratta di Antonio Alfieri, ristoratore di Sassuolo, che ha così voluto rassicurare tutti sulle sue condizioni trasmettendo il messaggio direttamente dall'ambulanza che lo ha soccorso per la sospetta lussazione di una spalla. «Gli sconsiderati ci sono sempre - ha spiegato Alfieri che nei giorni scorsi aveva partecipato anche alle iniziative di protesta del gruppo IoApro a Roma -, però quello mi ha preso in pieno, mi ha fatto volare. Mi fa male, però a prescindere da tutto noi abbiamo fatto la cosa giusta». «Antonio sta bene, tranquilli» è stato scritto anche sul profilo Fb di Pasquale Naccari, presidente di Tni.

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