Avrebbero messo in piedi un sistema per velocizzare il rilascio dei passaporti dalla Questura e guadagnarci sopra. Con queste accuse sono scattate le misure cautelari dell'interdizione dell'attività di impresa e della interdizione dai pubblici uffici nei confronti di una agente della Questura di Reggio Emilia e di suo marito. Contestualmente sono stati sequestrati 16.300 euro riconducibili a una società, che secondo le ricostruzioni sarebbero il profitto del reato. L'agente, ora sospesa, ricopriva il ruolo di tecnico nella Pasi (Polizia amministrativa, sociale e dell'immigrazione). Il marito è titolare di un'agenzia di pratiche.
La segnalazione che ha fatto partire le indagini
Le indagini sono scattate da una segnalazione partita dagli operatori dell'ufficio passaporti e hanno consentito di documentare, secondo l'accusa, in fase di indagini preliminari, che i destinatari della misura cautelare avevano organizzato, in concorso con altri tre soggetti, un meccanismo fraudolento che consentiva di manipolare il calendario delle convocazioni in Questura per il rilascio del passaporto.