Luigi Rubino, da dentista a volontario nel reparto Covid: «Volevo dare il mio contributo, è stata un'esperienza bellissima»

Luigi Rubino, da dentista a volontario nel reparto Covid: «Volevo dare il mio contributo, è stata un'esperienza bellissima»
Luigi Rubino, da dentista a volontario nel reparto Covid: «Volevo dare il mio contributo, è stata un'esperienza bellissima»
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Sabato 2 Gennaio 2021, 20:06

Dopo 30 anni passati a lavorare nel suo studio come dentista, ha fatto una vera e propria scelta di vita: quella di dare il proprio contributo in un reparto Covid. La storia del dottor Luigi Rubino, odontoiatra genovese, è una di quelle note positive della pandemia che ha sconvolto il mondo.

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A quasi 60 anni, all'inizio della pandemia, il dottor Rubino ha voluto dare una mano a quei medici e infermieri sopraffatti dalla prima ondata che aveva intasato i reparti di tutti gli ospedali. I motivi della sua scelta sono tanti. «La mia famiglia vanta una tradizione di medici, a cominciare da mio padre, fisiologo che lottò contro la tubercolosi. Ho lavorato per il 118, ma ormai 30 anni fa, e non avevo una grande preparazione, avendo lavorato esclusivamente come dentista. Mi sono sentito inadeguato, anche di fronte alla storia della mia famiglia» - spiega il dentista genovese all'Ansa - «Così ho fatto varie domande e ho ricevuto una risposta affermativa dall'ospedale di Sestri Levante.

Ho iniziato a lavorare nel reparto pre-Covid ad aprile, inizialmente per un mese, e invece sono ancora qua. Non mi hanno mai messo in prima linea, perché non ho le giuste competenze, ma ho visitato i pazienti e dato il mio contributo anche grazie alle mie conoscenze informatiche».

Il dottor Luigi Rubino, poi, racconta: «La cosa impressionante è che sapevo fare veramente poco, il mio primario ha due anni meno di me e sotto certi punti di vista io sono una 'mascotte'. È stata ed è tutt'ora un'esperienza bellissima. Ho riscoperto il lavoro in team, e ho visto l'assoluta abnegazione dei più giovani. Ho visto infermieri piangere quando qualcuno moriva, o per la stanchezza, ma anche quando alla fine della prima ondata sono stati smistati ad altre strutture».

L'altruismo di questo dentista, diventato volontario nei reparti Covid, è uno degli aspetti più commoventi di questa storia. Il dottor Luigi Rubino, infatti, ha anche 'adottato' un paziente senza parenti: Angelo, anziano proveniente da una Rsa e rimasto in reparto per tre mesi. «Gli portavo gli abiti, glieli lavavo, interagivo con lui. Dovergli dire arrivederci è stato uno dei momenti più emozionanti», racconta il dottor Rubino, che tre giorni fa si è vaccinato e ha dato la disponibilità a diventare un vaccinatore.

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