Germania e Portogallo ai quarti
L'Olanda s'illude, i danesi lottano invano

Germania e Portogallo ai quarti L'Olanda s'illude, i danesi lottano invano
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Domenica 17 Giugno 2012, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 22:49
ROMA - La Germania batte anche la Danimarca (2-1) e chiude a punteggio pieno il girone B dell«Europeo. Nei quarti l'attende la Grecia (venerdì 22 giugno, a Danzica), in una sfida i cui significati, causa la congiuntura economica del vecchio continente, vanno ben oltre l'aspetto sportivo. È facile immaginare con quanto amor patrio gli ellenici affronteranno l'impegno, vogliosi come sono di riscattare l'orgoglio ferito dalla crisi del loro Paese, di fronte ad una Germania vissuta come potenza intransigente e dispotica. Ma non sarà facile, perché ancora una volta i tedeschi hanno mostrato un calcio al tempo stesso essenziale e spettacolare, solo attraversato da qualche pausa, comprensibile, visto che la qualificazione non è mai stata in forse.



La Danimarca ha fatto quel che ha potuto. Poco, in verità, ma senza sfigurare, considerato il muro che si trovava davanti. Olsen recupera Niki Zimling e sceglie a sorpresa Jakob Poulsen in sostituzione di Dennis Rommedahl, fermato da un problema muscolare. Loew chiama Bender per sostituire come terzino destro lo squalificato Jerome Boateng. Per il resto il tecnico tedesco conferma gli uomini che hanno vinto le prime due partite, con Podolski (100esima presenza in Nazionale a soli 27 anni) ancora titolare come esterno sinistro offensivo.



La partita. La Germania parte forte e nel giro di sei minuti costruisce due palle-gol, entrambe con Mueller. Sulla prima l'attaccante del Bayern spedisce alta la palla servitagli dal cross di Khedira. Nella seconda occasione è bravo Andersen a bloccare la conclusione, un pò debole. Ci prova anche Mario Gomez, ma il suo sinistro finisce sopra la traversa. L'area danese è il palcoscenico dei fraseggi tra Podolski, Mueller, Khedira e Mario Gomez. Un balletto che i difensori non riescono a spezzare. Ed al 19' la Germania passa con Podolski, bravo a sfruttare un retropassaggio rasoterra di Mueller. Sembra tutto facile per l'11 di Loew. Invece, alla prima occasione, la Danimarca pareggia. Dall'angolo, Bendtner fa da torre per Krhon Dehli che, sempre di testa, anticipa l'uscita di Neur e realizza la sua seconda rete del torneo. Servono una decina di minuti per riordinare le idee, poi i tedeschi tornano a chiudere gli avversari nella loro metà campo. Vanno ancora al tiro Gomez, Podolski su punizione, Khedira (fruttando un errore di Kvist), ma il primo tempo finisce 1-1. Dagli spogliatoi rientrano gli stessi 22 ed i giocatori in maglia bianca riprendono il controllo del gioco, ma con meno incisività. Tanto possesso palla, ma con poco guadagno di terreno. La Danimarca ha assolutamente bisogno di un gol per non andare a casa. Ci va vicino al 6', quando Jacob Poulsen va al tiro e 'pizzicà il palo. I minuti passano con la Germania in costante possesso palla. Esce Podolski per Schurrle, che al 23' impegna Andersen. Poi lascia anche Gomez, per Klose. Ad un quarto d'ora dalla fine arriva la notizia che il Portogallo vince 2-1 sull'Olanda. Ora un gol danese escluderebbe i tedeschi. Che infatti si svegliano ad al 35', con Bender, mettono al sicuro la qualificazione. La Grecia già affila le armi dell'orgoglio.



Portogallo-Olanda. È il Portogallo la "damigella d'onore" che scorta la Germania nei quarti di finale di questo Europeo. L'Olanda avrebbe dovuto battere i rossoverdi con due reti di scarto per poter passare e invece la doppietta l'ha fatta un Cristiano Ronaldo finalmente all'altezza anche in nazionale della sua prestazioni nel Real Madrid. Così nella fase ad eliminazione diretta va la nazionale allenata da Bento, che se la vedrà con la Repubblica Ceca a Varsavia. Euro 2012 si chiude in maniera disastrosa per gli olandesi oggi in maglia nera, con zero punti e quindi tre sconfitte in altrettante partite. Un ruolino di marcia indegno di una squadra vice-campione del mondo, e che ora mette a rischio il posto del ct Van Marwijk nonostante il contratto fino al 2014. Troppo deludente la sua squadra, specie in alcuni dei suoi uomini teoricamente migliori (Robben e Sneijder in particolare), per poter reggere il confronto con avversarie concentrate al meglio e molto più attente in difesa.



Il Portogallo di reti ne ha realizzate due ma avrebbero potuto essere di più se Nani non avesse tirato addosso a Stekelenburg un pallone che doveva solo essere spinto in porta e se Cristiano Ronaldo, dopo essersi liberato ancora una volta magistralmente, non avesse calciato sul palo proprio al 90'. I portoghesi hanno comunque esercitato una pressione costante non lasciando quasi mai l'iniziativa ad una Olanda troppo brutta per essere vera, e pericolosa solo con Van der Vaart. L'innesto del giocatore del Tottenham si è rivelata una mossa indovinata: ha sbloccato la partita all'11', con bel tiro da lontano di sinistro su passaggio di Robben, e ha colpito un legno nella ripresa, con un altro tiro da 'eurogol', purtroppo per lui non andato a bersaglio.



Sono stati questi gli unici lampi di un'Olanda pericolosa anche con Van Persie nel finale, ma che per il resto ha subito la pressione lusitana, specie nel primo tempo quando Van der Vaart è stato troppo spesso costretto a limitare le sortite offensive. Il Portogallo ha pareggiato al 28', quando l'incerto Willems (era il caso di buttarlo nella mischia, in questo Europeo, a soli 18 anni?) si è fatto soffiare il pallone da Joao Pereira, che si è sganciato in avanti e ha sfornato un assist su cui Cristiano Ronaldo si è inserito perfettamente per l'1-1. Bella anche l'azione del 2-1 portoghese, al 29' della ripresa, con Joao Moutinho che ha interrotto un'azione olandese e ha lanciato il velocissimo Nani, che con una micidiale ripartenza ha innescato ancora Cristiano Ronaldo: Van der Wiel messo a sedere, e gol su Stekelenburg in uscita. Euro 2012 ha quindi trovato il suo protagonista più atteso, l'uomo che ora vorrebbe continuare così per non prendersi solo una Coppa ma anche il Pallone d'Oro. Da stasera, Repubblica Ceca permettendo, il Portogallo è la mina vagante di questo Europeo.