Europei, la Germania batte il Portogallo
Olanda-Danimarca 0-1

Europei, la Germania batte il Portogallo Olanda-Danimarca 0-1
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Sabato 9 Giugno 2012, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 23:36
CRACOVIA - La Danimarca ha battuto l'Olanda 1-0. Decide il gol di Krohn Dehli al 24. L'Olanda ha risposto con un palo di Robben. L'Olanda fa flop, la Danimarca vince 1-0 e si prende 3 punti d'oro. Il Gruppo B di Euro 2012 comincia con un risultato a sorpresa che premia la cenerentola del girone e complica molto il cammino di una delle favorite al trionfo finale. L'Olanda resta a mani vuote dopo 90 minuti giocati in costante proiezione offensiva e viene punita per una sola amnesia difensiva.



La partita. La selezione del ct van Marwijk crea molto e spreca tutto, dall'inizio alla fine. Pronti, via e l'Olanda comincia a macinare gioco cercando di innescare van Persie. L'attaccante dell'Arsenal è il terminale offensivo di una squadra che si insedia stabilmente nella metà campo avversaria. Le accelerazioni di Robben spaccano l'incerta retroguardia danese, ma gli arancioni si inceppano quando devono affondare il colpo e Andersen non deve effettuare interventi di rilievo. Dopo 24 minuti in trincea, la Danimarca mette la testa fuori dal guscio e colpisce. Krohn-Dehli entra in area indisturbato e fulmina Stekelenburg: 1-0. L'Olanda incassa il colpo e prova a ripartire, ma fatica a costruire gioco come nei minuti iniziali. Bisogna affidarsi alle iniziative dei singoli e, in particolare, a quelle di Sneijder e Robben: l'ala ci prova dal limite al 36', palo pieno. La stella del Bayern Monaco si cala anche nel ruolo di suggeritore e al 42' offre una palla d'oro a van Persie: stop da rivedere e Andersen può chiudere in uscita.



Il flop Olanda. La pressione olandese aumenta nella ripresa, che si trasforma rapidamente in un assedio. La Danimarca soffre ma resiste e, col passare dei minuti, riesce a ripartire con maggiore incisività. Il forcing di Robben & co. perde intensità, la fatica si fa sentire e la lucidità non abbonda. La dimostrazione più evidente arriva al 73' quando Huntelaar, solo davanti a Andersen, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore avversario. La chance colossale è l'ultima degna di nota: Sneijder prova a creare fino alla fine, ma la collaborazione dei compagni è impalpabile. La Danimarca, che rischia per un sospetto tocco di mano di Jacobsen in area, fa muro: l'1-0 resiste, la sorpresa è servita.



Germania-Portogallo 1-0. Arranca, sbuffa, non incanta e soffre. Ma alla fine trova il gol che le regala la prima vittoria e la conferma fra le favorite. Un'inzuccata di Mario Gomez regala alla Germania il successo sul Portogallo (con Cristiano Ronaldo un po' appannato) che ha messo in difficoltà i tedeschi, ha colpito due traverse e ha fallito, sempre per un soffio il guizzo del pareggio. La giovanissima Germania, così, a Lviv, vince la prima e va in testa al girone insieme alla Danimarca.



L'Olanda, altra sconfitta della prima giornata, mercoledì prossimo in una delle grandi classiche del calcio europeo, sarà un pessimo cliente perché si giocherà già la permanenza agli europei. Fondata sul blocco Bayern (sette giocatori su undici) la nazionale di Loew gode fama di squadra giovane e spavalda, più briosa e divertente dell'austera tradizione germanica.



Eppure la vittoria di misura sul Portogallo è una di quelle che più tedesche non si può: tanto tatticismo, pochi rischi, pochi fronzoli. E, ovviamente, un gol costruito e una copertura aggressiva ed ordinata. Chiedere, per esempio, a Cristiano Ronaldo, una delle più grandi stelle di questo europeo, imbavagliato da un sontuoso Jerome Boateng, che solo negli ultimi minuti ha tentato, davanti agli occhi del suo allenatore Josè Mourinho e sotto i fischi di ben poco amichevoli tifosi tedeschi, di raddrizzare il risultato per evitare che la prossima sfida contro la sorpresa Danimarca diventi già un'ultima spiaggia.



Così ci ha pensato Mario Gomez, uno di quei giocatori che, a dispetto degli 80 gol segnati fra coppa e campionato col Bayern negli ultimi due anni, non viene - chissà perché - quasi mai incluso nelle liste dei top player: uno stacco di testa potente e pulito, da grande specialista, piazzato proprio quando Loew stava per concedergli il riposo per gettare nella mischia la vecchia volpe Klose.



Il Portogallo può mangiarsi il fegato per le due strane traverse che ha colpito: a fine primo tempo, quando un tiro di Pepe ha preso il legno di sopra e poi si è spiattellato sulla linea (niente gol, come ha saggiamente osservato a pochi metri anche il giudice di porta) poi al 39' della ripresa quando Neuer ha accompagnato con lo sguardo sulla parte alta della traversa un cross di Nani. Arrivato, peraltro, nel momento migliore del Portogallo quando Cristiano Ronaldo stava provando a metter la sua impronta sul match. Trovando però sempre pronto Neuer, prima su una sventola del campionario del "Siete" madridista, poi su una conclusione ravvicinata di Varela.



La Germania, in ogni caso, si mette in tasca questi tre punti che le permettono di affrontare con un pò di serenità il resto del girone. Il gioco piano piano arriverà, anche perchè Ozil ha dimostrato di non essere arrivato in Ucraina a fare il turista. Il Portogallo questa partita avrebbe potuto anche pareggiarla, ma quando dall'altra parte ci sono i tedeschi, in competizioni come gli Europei è sempre più facile a dirsi che a farsi.