Colle, Bersani vede Casini e i big Pd
Berlusconi: serve governo duraturo

Colle, Bersani vede Casini e i big Pd Berlusconi: serve governo duraturo
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Sabato 13 Aprile 2013, 12:03
ROMA Mentre si avvicina la convocazione delle Camere in seduta congiunta, Pier Luigi Bersani continua nei suoi contatti con i leader politici non solo in vista dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano, ma anche del suo tentativo di mettere insieme i pezzi che possano consentirgli di formare un governo, obiettivo per il quale il leader democrat non ha assolutamente tirato i remi in barca.



Anzi, dopo aver ribadito nei giorni scorsi la sua linea di sempre per un esecutivo «di cambiamento», ha incontrato ieri, nell’ambito della ricerca di una sintonia con le forze di centro, il leader moderato Pier Ferdinando Casini. Bersani ha anche consultato alcuni big del Pd, le cui recenti uscite avevano contribuito a far crescere le già non poche tensioni all’interno del partito. Si sono così avvicendati nel suo studio nella serata di giovedì Walter Veltroni e Rosy Bindi e, ieri, Massimo D’Alema, per un lungo colloquio che ha esaminato anche i problemi della tenuta del Pd nel difficile passaggio riguardante sia il Quirinale che palazzo Chigi.



IL CAVALIERE DA BARI

Intanto, da Bari, dove oggi terrà l’attesa manifestazione del Popolo della libertà, Silvio Berlusconi rinnova la sua richiesta per «un governo solido e duraturo, perché ne abbiamo un grandissimo bisogno subito. Ci sono troppe cose - ha affermato il Cavaliere - che si devono fare per uscire da questa crisi recessiva che è diventata troppo grave».

E sull’intreccio Quirinale-governo Matteo Renzi, da Napoli, dice la sua nei termini secchi che gli sono abituali: «Sarebbe assurdo immaginare un accordicchio alla meno peggio, sulla base di esigenze immediate, che comprenda il Quirinale. Non si barattano - aggiunge il sindaco di Firenze - sette anni per le prossime sette settimane. Spero che nella discussione del gruppo del Pd ci sia una valutazione seria. Il Quirinale è la casa degli italiani ed è necessario che ci sia una figura di riferimento. Il vero elemento - osserva Renzi - è quello di avere una cornice di riferimento seria».



PREOCCUPAZIONE

Che i nodi sul tavolo siano tutt’altro che facili da sciogliere, considerato anche i tempi che si fanno sempre più stringenti, lo si deduce anche dal tono delle dichiarazioni di D’Alema al termine del colloquio con Bersani: «C’è enorme preoccupazione per il Paese e bisogna - dice l’ex premier - fare in modo che la prossima settimana si chiuda la questione del capo dello Stato per poi passare alla formazione del governo». Scartata decisamente l’ipotesi di fratture o addirittura di scissioni del Pd, il presidente del Copasir osserva che, «certo è un momento difficile, ma siamo tutti impegnati affinché il nostro partito ne esca bene».



Un’occasione per favorire la coesione tra i democrat dovrebbe essere la manifestazione contro la povertà che il Pd terrà oggi a Roma. «Se partiamo da chi è più in difficoltà, il Paese ritroverà la sua strada», ha twittato Pier Luigi Bersani, che oggi, nella piazza del popolare quartiere Corviale, ribadirà quella che per lui è l’unica formula possibile: un governo di cambiamento che nasca con la ”non opposizione“ di altri partiti, che sia il Pdl o, come spera ancora il segretario del Pd, l’M5S di Beppe Grillo.