Buche, dossi, crepe e rattoppi: il viaggio tra le strade groviera

foto

Rattoppi a destra e a manca, strade ostruite da cantieri, buche, incrostazioni. Non solo corso Alcide De Gaspari, la strada dove ha perso la vita il 17enne Matteo Cappellutti, caduto dalla moto probabilmente a causa delle impervie condizioni del manto stradale.

Tante altre arterie di Bari, in varie zone, da San Girolamo al Libertà, passando per il lungomare sino ad arrivare in centro, presentano problemi che possono trasformarsi in pericolose situazioni per l’incolumità di automobilisti, motociclisti e pedoni. Una passeggiata, in auto o a piedi, peggio ancora in moto, diventa quasi una corsa a ostacoli. Il quartiere Libertà, uno dei più popolosi della città, area multietnica, una volta colorata da decine di insegne di negozi che stanno sparendo, si presenta a metà tra un cantiere a cielo aperto e un puzzle sconnesso. Dove le tessere sono le toppe di asfalto posizionate a coprire buche o parti disastrate dell’asfalto. Ognuna ha la sua forma: c’è la toppa rettangolare, posizionata accanto al tombino, a creare un avvallamento che fa sobbalzare sul sedile. E provoca scosse e paura sul sellino della bicicletta. Un’altra, sempre nello stesso rione, fa compagnia a tre chiusini. Per passare, con qualsiasi mezzo, sembra sia necessario chiedere loro il permesso. È richiesta cautela per gli automobilisti, ma anche passeggiando a piedi bisogna avere gli occhi ben aperti. Il festival delle toppe stradali è trasversale, liberale: non fa distinzioni di aree o geografia cittadina.