Club Med ai cinesi di Fosun, Bonomi ritira l'offerta e vende le sue azioni

Club Med ai cinesi di Fosun, Bonomi ritira l'offerta e vende le sue azioni
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Sabato 3 Gennaio 2015, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 13:31
Dopo una lunga battaglia i cinesi di Fosun conquistano il Club Med.



Global Resorts - la cordata guidata da Andrea Bonomi - ha deciso infatti di «non procedere a un incremento del prezzo» dell'Opa su Club Mediterranee «intendendo quindi ritirare la sua offerta» e lasciando la strada spianata a Fosun dopo l'ultimo rilancio della cordata cinese. Le azioni di proprietà di Global Resorts saranno cedute in adesione all'offerta concorrente o vendute sul mercato.



«Global Resorts, in qualità di investitore istituzionale, ritiene che l'attuale scenario e i livelli di valutazione - spiega Bonomi in una nota - non giustifichino ulteriori considerazioni sull'opportunità di investimento in Club Med. Global Resorts è soddisfatta che sia stata raggiunta una superiore valutazione a favore degli azionisti di minoranza e augura alla società e ai suoi dipendenti un florido futuro. Investindustrial e i suoi partner continueranno a investire in Francia e nel settore del turismo e del tempo libero in Europa», conclude Bonomi.



Di fatto la cordata guidata dal finanziere italiano ritiene che Gaillon Invest II, il veicolo guidato da Fosun a cui partecipa anche la holding brasiliana Docas Investimentos e che il 19 dicembre ha rilanciato a 24,6 euro per azione per una valutazione complessiva di Club Med a 929 milioni, non smetterà questa corsa e che gli attuali livelli di prezzo siano troppo elevati per un gruppo dal marchio rinomato ma in continua perdita. In novembre la cordata guidata da Bonomi era arrivata a rilanciare a 24 euro per azione.



Nella visione di Global Resorts, che include diversi investitori finanziari e industriali compresi, tra gli altri, Investindustrial V LP, KKR, GP Investments e Sol Kerzner, «una strategia in sintonia con lo sviluppo

globale del settore del turismo e del tempo libero, più focalizzata sui mercati già consolidati dal Club Med, e allo stesso tempo indirizzata con il giusto equilibrio a cogliere le opportunità interessanti nei mercati

emergenti, avrebbe costituito un approccio coerente, in linea con la storia e la cultura di Club Med, e avrebbe rappresentato il giusto scenario di valorizzazione per tutti gli stakeholder», aggiunge la cordata che lascia la partita.



Strategic Holdings, che il 30 giugno scorso aveva dichiarato di agire di concerto con Global Resorts ai fini dell'Opa in corso, ha comunicato che «in considerazione delle attuali circostanze di Club Med non intende mantenere la sua partecipazione nella società e la dismetterà aderendo all'attuale offerta pubblica o direttamente sul mercato», ma che «tuttavia continuerà a monitorare la situazione».