Franco Simone, un viaggio alle radici della sua poesia

Franco Simone, un viaggio alle radici della sua poesia
di Eraldo MARTUCCI
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Martedì 5 Luglio 2016, 19:59
Franco Simone, oggi più che mai autentico “divo” in Sudamerica - con il merito aggiuntivo di aver lanciato e portato molti talenti salentini, come recentemente accaduto con Michele Cortese -, è sempre stato un personaggio di autentica umanità che nella musica ha infuso tutta la sua poetica e sensibilità.
Un artista non solo legato alle canzoni d'amore, che pure hanno una notevole importanza nella sua produzione e ne hanno sancito l'iniziale fama (“Tu… e così sia” e “Respiro” fra tutte), ma anche di un uomo che «racconta esperienze non personali con una grande sensibilità ed una forte immedesimazione emotiva nei drammi della società contemporanea», come sottolinea molto bene il poeta Carlo Stasi nell'eccellente pamphlet “Sono nato cantando… tra due mari - Radici e canto nella poetica di Franco Simone”, appena uscito per i Quaderni del Bardo di Stefano Donno.
E domani sera alle 19 la Libreria Palmieri di Lecce ospiterà la prima presentazione del libro alla presenza dell'autore e dello stesso Simone. Tra i tanti drammi “raccontati” da Simone spicca quello collegato al problema della deforestazione dell'Amazzonia ed alle prevaricazioni subite dalle popolazioni indigene. Una tema, quello dell'ecologismo, sempre attuale e che troverà collocazione nella magnifica “Amazzonia” del 1988.
Come ricorda Stasi, all'anagrafe il vero nome dell'artista è Francesco Luigi Simone, nato ad Acquarica del Capo il 21 luglio 1949, in via Roma 24 (oggi vico Don Bosco), sesto dei nove figli di Carlo e Basilia Morciano. Le scuole medie a Presicce e da lì, tutte le mattine, dal 1963 al 1968, anno del diploma, il cantante prendeva il treno per raggiungere Casarano dove frequentava il Liceo Classico. Con ottimi profitti, soprattutto nel latino, che per lui ha sempre rappresentato non è solo una lingua ma una scuola di logica. Gli piaceva la musica, ma ancora era ben lungi dal diventare il centro della sua vita.
Tutti passaggi che il pamphlet mette ben in evidenza, come il momento in cui arrivò la grande notorietà con l'uscita del suo terzo album, “Il poeta con la chitarra”, che contiene una delle sue più celebri canzoni, “Tu… e così sia”, che lo fece diventare l'artista rivelazione del 1976. Con una fama che iniziò a superare i ristretti confini italiani per approdare anche in Sudamerica, dove è stato subito amore a prima vista. Il libro documenta anche l'ultimo lavoro dell'artista, lo “Stabat Mater” di Iacopone da Todi, testo che è stato fonte di ispirazione per tanti musicisti, da Pergolesi a Poulenc, da Rossini a Dvorak, solo per citarne alcuni.
Un'originalissima opera rock sinfonica che ha debuttato l'anno scorso con grande successo e che nei giorni scorsi è stata di scena a Itri (Latina), nel contesto della manifestazione “Giubileo rock”.
 
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