Provincia di Brindisi, l’ufficio tecnico avverte: «Manutenzioni stradali? Qui non ci sono più soldi»

Provincia di Brindisi, l’ufficio tecnico avverte: «Manutenzioni stradali? Qui non ci sono più soldi»
di Sonia Gioia
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Sabato 21 Novembre 2015, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 13:07
Casse prosciugate dai tagli e servizi da erogare che restano quelli che erano, mettere in sicurezza le strade per esempio, a tutela dell’incolumità pubblica. Questione di vita e di morte, al netto di iperboli. Il grido d’allarme viene da Vito Ingletti, dirigente a capo del servizio Viabilità, mobilità e trasporti, che ha scritto di pugno una di quelle lettere che fanno paura, esprimendo tutto intero il caos nel quale si trovano gli enti provinciali, oggi Area vasta. Il numero dei destinatari della missiva rende da solo la misura, sono ventotto, fra cui tutti i comandi di polizia municipale di tutti i venti comuni del Brindisino, passando per il prefetto ma anche carabinieri, guardia di finanza, questura e corpo forestale, oltre che il presidente della Provincia stessa, Maurizio Bruno.



Non è detto che una missiva del genere abbia un qualche valore di fronte a un giudice, ma il funzionario con grande accortezza avverte: non ci sono soldi, i cittadini non sono tutelati visto che non possiamo nemmeno rimettere a posto un guard rail, e non lo è nemmeno questa istituzione e chi ci lavora dentro, visto che se si verificano incidenti gli enti restano responsabili come lo erano nel passato recente. Solo che oggi hanno le mani legate.

L’incipit è affidato a un superlativo assoluto: «Corre l’obbligo di portare all’attenzione la contingente situazione venutasi a determinare in conseguenza delle limitatissime risorse economiche resesi disponibili in quest’ultimo periodo a seguito delle stringenti norme emanate e finalizzate al riordino complessivo delle competenze in capo alle vecchie province, ora Area Vasta», dice Ingletti.



In questo caso il linguaggio restituisce anche quello la misura dell’allarme, visto che la burocrazia è assai parca quando si tratta di scrittura. Cosa accade, dunque, visto che la provincia è disseminata di lavori in corso per rondò e circonvallazioni con un impegno di spesa di milioni di euro? Accade che questi lavori vengono effettuati grazie a fondi europei abilmente intercettati dai dirigenti, ergo non sono le risorse per la manutenzione straordinaria quelle che mancano. «La mancata disponibilità di adeguate risorse finanziarie ha fatto sì che, le ordinarie attività poste in essere da questo servizio, atte a garantire la manutenzione del piano viabile, comprese quelle rivolte alla segnaletica orizzontale e verticale (spesso oggetto di furto), degli impianti semaforici e di pubblica illuminazione, hanno subito una notevolissima contrazione, ed in alcuni casi rendendoli di fatto difficilmente eseguibili».



Si tratta, come si capisce bene di questione prioritaria a garanzia della sicurezza degli utenti della strada, tanto quanto la cura e manutenzione delle “barriere stradali di ritenuta” cioè i guard rail esistenti che «al pari delle altre attività di manutenzione, non potrà più essere garantita». Oggi le attività di manutenzione ordinaria del piano viabile sono assicurate dalla società Santa Teresa, affidataria del servizio in house, anch’essa travolta dalla mannaia dei tagli e in lotta per scongiurare i licenziamenti, che potrà garantire il servizio sulle strade non oltre il 31 dicembre. Poi si apre un vuoto di prospettive e una incertezza del futuro che né la riforma costituzionale, né la legge di stabilità, né il decreto Delrio hanno saputo colmare. La conseguenza è drammatica e Ingletti lo dice chiaro e forte: «questo servizio a brevissimo si vedrà costretto a non poter più assicurare l’esecuzione delle attività finalizzate a garantire le minime condizioni di sicurezza della viabilità lungo le strade provinciali».



Nessuno si sorprenda dunque se «le condizioni manutentive del piano viabile stanno subendo un continuo peggioramento ed a breve lo scrivente sarà costretto ad utilizzare le uniche risorse economiche disponibili per l’installazione della segnaletica verticale di pericolo con la quale si dovrà preavvisare l’utente che il piano viabile che si appresta a percorrere si presenta completamente deformato». Solo segnali di pericolo. Prudenza, dunque, estrema prudenza al volante.
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