Immediato l’arrivo degli agenti del commissariato di Ostuni ed i vigili del fuoco che hanno attuato tutte le misure di sicurezza per scongiurare il dramma. Il primo a raggiungere il punto dove la Orofino si trovava è stato il dirigente capo Gianni Albano. Il commissario della Città bianca ha avviato un immediato colloquio con la responsabile della cooperativa: lunghi minuti nel quale ha cercato di dissuaderla da ogni gesto insano. Contestualmente sono stati interessati tutti i rappresentanti istituzionali deputati in passato e nel presente a vagliare sulla vertenza occupazionale che grava sulla struttura da anni, con i 40 dipendenti senza stipendio da mesi. Una querelle di natura burocratica che vede la cooperativa Orizzonti assistere 41 anziani, per i quali l’Asl di Brindisi dispone il riconoscimento della quota solo per 12 di essi.
Una situazione che parte da lontano tra errori di trascrizione e cambiamenti normativi della Regione che hanno determinato per il Pinto-Cerasino di Ostuni il non essere tra le strutture contrattualizzate e quindi convenzionate con l’Asl. E così settimana dopo settimane, mese dopo mese, senza una soluzione dal punto di vista normativo e procedurale per risolvere il problema, auspicata da più parti ma mai concretizzata, i ritardi negli stipendi dei dipendenti si sono accumulati, fino a raggiungere oltre 500 mila euro. Una situazione di precarietà che già nel marzo scorso aveva portato quattro operatori del centro ad occupare in maniera simbolica e pacifica un balconcino della struttura per chiedere alle autorità regionali e locali di risolvere una vertenza che sta mettendo in serio pericolo il futuro occupazionale dei dipendenti e l’assistenza degli anziani ricoverati.
Di lì nulla è cambiato, nonostante le promesse della Regione, almeno dell’emanazione del bando per l’aumento degli indici dei posti letto, da 7 a 8,5 per mille abitanti, che avrebbe permesso al Pinto-Cerasino di ospitare altri anziani in convenzione.
Bando per il quale c’è stato l’intervento del Tar che ha allungato i tempi per la sua entrata in vigore. E così davanti all’incertezza del presente e del futuro, ieri la presidente Laurita Orofino ha manifestato lo stato di disperazione dei dipendenti della cooperativa, salendo ad un’altezza di 10 metri. Il commissario Albano ha costantemente monitorato a pochi metri la situazione, con la donna esposta a quella quota ed in serio pericolo. Sul posto sono giunti anche il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola e il direttore Ubaldo Pagano, direttore consorzio servizi sociali. Solo dopo le rassicurazioni per un interessamento del presidente della Regione Michele Emiliano, al quale più volte avevano fatto appello i lavoratori, Laurita Orofino, ha deciso di mettersi in sicurezza, per raggiungere il governatore pugliese, nella stessa mattinata di ieri a Mesagne, dove era impegnato in un evento con don Luigi Ciotti. Intanto sono state le stesse famiglie degli anziani ospitati nel centro a manifestare la solidarietà ad i lavoratori e confermare il loro impegno quotidiano nell’assistenza alle persone ricoverate, nonostante lo stato di precarietà e gli stipendi arretrati.
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