Nelle buste paga dei dirigenti importi complessivi per 213mila euro

Nelle buste paga dei dirigenti importi complessivi per 213mila euro
di Roberta GRASSI
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Venerdì 3 Marzo 2017, 17:53
BRINDISI - Non 188mila ma 213 mila euro, esclusa la quota versata all’attuale segretario generale, Giuseppe Salvatore Alemanno responsabile dell’anticorruzione, per il lavoro svolto per l’Aro.
Ammonta a tanto il totale liquidato a dirigenti e funzionari via mail dall’ufficio Ragioneria, che ha considerato la somma una spesa “corrente” per il pagamento degli stipendi, importo su cui si stanno concentrando gli approfondimenti interni della sindaca di Brindisi, Angela Carluccio (nella foto).
A quanto emerge si tratterebbe di compensi arretrati ma dovuti ai funzionari comunali. Non dovuti, a parere dell’amministrazione comunale, in fede alle disposizioni della Corte dei Conti, ai dirigenti per i qual vigerebbe il criterio dell’onnicomprensività. Il lavoro fatto all’interno dell’Ambito di raccolta ottimale, sarebbe compreso nello stipendio.
Ad ogni modo il dettaglio è il seguente: 63 mila euro all’ex vicesegretario oggi dirigente delle Attività produttive Costantino Del Citerna, a fronte di un decreto ingiuntivo di 58mila euro; 60mila euro all’ex segretario generale Paola Giacovazzo. E poi 21mila euro a Rosa Anna De Angelis, 33mila euro a Cristina Guadalupi, 36mila euro a Gianluigi Fantetti (gli ultimi tre, funzionari che figurerebbero tra gli aventi diritto senza ombra di dubbio). L’ammontare, per ciascuno dei beneficiari, è stato liquidato via mail dall’ufficio Ragioneria, tutto in un’unica soluzione nella busta paga di febbraio.
Dal settore in questione, si ritiene che l’iter sia stato impeccabile tanto dal punto di vista formale, quanto nel merito. Ci sono le mail a documentare le comunicaizoni fatte alla società esterna che si occupa delle buste paga. Mentre, in assenza di un supporto cartaceo, c’è comunque una assunzione di responsabilità - per le vie brevi - per quel che riguarda invece il pagamento degli “extra” al segretario generale in carica, Giuseppe Salvatore Alemanno. Proprio la sua relazione, sulla base anche del parere fornito dai revisori dei conti, è attesa dalla prima cittadina che intende andare a fondo alla vicenda. In particolare, intende approfondire la questione del contenzioso, sorto dopo il decreto ingiuntivo chiesto al Tribunale del Lavoro da Costantino Del Citerna, che è stato ritenuto “sanato” con una rinuncia. Una rinuncia che a parere della avvocate del Comune, costituite in giudizio, e cioé Emanuela Guarino e Monica Canepa, non sarebbe completa: mancherebbe l’accettazione da parte dell’ente municipale. Mancherebbe, tra l’altro, una transazione o una volontà espressa dal rappresentante legale (la sindaca) o da chi può farne le veci (i procuratori), a fondamento della decisione di procedere con il pagamento. La decisione di procedere con il versamento dell’importo per cui era stata deliberata, con delibera di giunta, l’opposizione al decreto ingiuntivo sarebbe stata fatta “all’insaputa dell’ufficio legale”. Pur con il parere favorevole dell’ufficio Ragioneria che ha ritenuto di procedere senza così ledere in alcun modo all’ente, perseguendo l’interesse pubblico, escludendo dalla somma interessi e spese legali.
Il giro di accertamenti è in pieno corso. Si stanno valutando anche altri pagamenti e le modalità con cui sono stati effettuati. La sindaca ha chiesto tutti i chiarimenti del caso: aspetta di ricevere una ricostruzione dettagliata dei fatti da Alemanno che ha già garantito che, dal suo punto di vista, non vi sarebbe alcuna forma di irregolartà.
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