Mancanza di medici in Chirurgia nell'ospedale “Perrino”: sospesi gli interventi programmati

L'ospedale "Perrino" di Brindisi
L'ospedale "Perrino" di Brindisi
di Lucia PEZZUTO
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Giovedì 15 Giugno 2023, 05:00

Un collasso annunciato quello che si sta verificando nelle strutture ospedaliere del Brindisino dove i reparti chiudono o nel migliore dei casi persino gli interventi chirurgici programmati da diverse settimane vengono sospesi per mancanza di personale medico.

Precedenti preoccupanti

Dopo la chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Ortopedia rispettivamente dei nosocomi di Francavilla Fontana ed Ostuni, è a rischio quello di Chirurgia generale dell’ospedale Perrino di Brindisi dove i quattro medici in servizio rimasti riescono con grandissima fatica a coprire i turni e non possono, nonostante la loro grandissima disponibilità, garantire tutti i servizi sanitari.

L'ultimo disagio

La prova di una situazione oramai al collasso è nell’ultima comunicazione fatta dal dirigente medico, il dottore Giuseppe Manca, alla direzione sanitaria, con la quale annuncia la sospensione degli interventi chirurgici programmati nelle giornate del 14 e 15 giugno. Un disagio evidente per i pazienti che erano in attesa di essere sottoposti alle operazioni, seppur di routine, nella mortificazione generale del personale medico che da mesi arranca per poter garantire il diritto alla salute.

L'allarme lanciato dai medici

Del resto si tratta di un epilogo inevitabile e prevedibile, gli stessi medici da tempo hanno lanciato l’allarme chiedendo aiuto e sostegno alla Azienda Sanitaria Locale proprio perché in numero esiguo rispetto alle necessità dei pazienti stessi. Il problema è che non si tratta certo di un caso isolato ma piuttosto della punta di un iceberg che rischia di mandare a gambe all’aria l’intero sistema sanitario.

Il blocco delle nascite a Francavilla

È sempre la carenza di personale medico alla base della chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla con il conseguente blocco delle nascite dirottate tutte nel reparto del Perrino di Brindisi. Quando la Asl ha annunciato la chiusura aveva anche precisato che si sarebbe trattato di una situazione temporanea e si dava come data prevista per la riapertura quella del 5 maggio. Così, ovviamente, non è stato. Il prolungarsi della chiusura ha di fatto creato tantissimi disagi e sovraccaricato il Perrino di lavoro.

Le contromosse della Asl

In questi giorni la Asl di Brindisi ha inviato una comunicazione con la quale ha fatto il punto della situazione e precisato che “il management aziendale ha attivato tutte le procedure amministrative finalizzate al superamento delle criticità e quindi alla riapertura dell’unità operativa”. L’azienda sanitaria sottolinea che sono numerose le azioni, messe in atto già dal 2022, che però, ad oggi, non hanno consentito di colmare le carenze di organico.

Ed a un certo punto dice di aver messo in piedi due procedure concorsuali ordinarie nel 2022; una procedura concorsuale a gennaio 2023; una richiesta di utilizzo delle graduatorie concorsuali delle altre aziende sanitarie della regione a gennaio 2023. 

Nessuno vuole lavorare a Brindisi

Il dato più clamoroso è che alle convocazioni nessuno ha accettato l’incarico così come non ha avuto esito una ulteriore richiesta di disponibilità alle altre Asl ad aprile 2023, supportata da una nota di invito della Regione. Lo stesso vale per l’avviso per medici in quiescenza ad aprile 2023, anche qui non ha risposto nessuno. In ultimo, la già citata procedura concorsuale bandita a gennaio 2023 e conclusa nei giorni scorsi non si è per il momento rivelata risolutiva: come già sottolineato dalla Asl, alla convocazione immediata, non tutti gli idonei selezionati si sono presentati e alcuni hanno chiesto un rinvio per il breve preavviso. Ora si aspettano gli esiti definitivi nei prossimi giorni. «I reparti chiudono per carenza di personale medico necessario alla copertura assistenziale sulle 24 ore. Si conferma l’impegno - concludeva nei giorni scorsi la Asl - per ripristinare in toto e quanto prima l’attività assistenziale». La situazione non cambia neppure ad Ostuni dove il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale convertito in reparto Covid durante la pandemia non è stato più riaperto dopo il fine emergenza. Questo nonostante l’Unità operativa eseguisse centinaia di interventi l’anno e rappresentasse un punto di riferimento per la provincia brindisina.

Lunghe attese per interventi e urgenze

Nel frattempo sono almeno 600 i pazienti in lista di attesa per interventi di vario genere che dovrebbero essere eseguiti presso l’ospedale Perrino di Brindisi. Interventi che, ovviamente, vista la mole di richieste , non si riesce ad evadere. Resta il Pronto Soccorso in stato di emergenza, stato dichiarato tale a dicembre scorso dal direttore generale allora in carica, Flavio Roseto, e per il quale più volte si è provato a fare “pressing” sui medici di altri reparti al fine di trasferirli in Emergenza ed Urgenza. Il sistema non ha funzionato un gran ché visto che poi le Unità operative erano comunque in affanno. La dimostrazione nell’allarme lanciato tanto dal reparto Utin quanto da quello di Chirurgia Generale che ora è costretto anche a bloccare gli interventi nelle sale operatorie.

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