Fasano lascia l'Alto Salento e va con la Valle d'Itria: «Noi molto più affini a loro»

Una panoramica di Fasano
Una panoramica di Fasano
di Alfonso SPAGNULO
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Martedì 23 Agosto 2016, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 21:11

FASANO - È ancora polemica circa la decisione presa dalla Giunta comunale di Fasano di voler lasciare il Gal (Gruppo d’azione locale) “Alto Salento” per passare al Gal “Valle d’Itria”. L’atto amministrativo era stato contestato dall’ex sindaco Lello Di Bari il quale ha messo in guardia l’amministrazione retta da Francesco Zaccaria sulle conseguenze disastrose che ne deriverebbero se si andasse sino in fondo a questa decisione. Ma a Di Bari ecco giungere la risposta dell’assessore comunale all’Urbanistica Gianluca Cisternino che precisa: «Fasano deve recitare un ruolo da protagonista nel Gal a cui aderirà, questo è l’interesse primario dei cittadini fasanesi».

 

«La partecipazione al Gal Alto Salento – sottolinea l’assessore Cisternino - è stata marginale per il Comune di Fasano che ha subito passivamente le scelte operate da altri Comuni: detenendo una quota esigua rispetto ad altri e, di fatto, non entrando mai nelle scelte strategiche programmate attraverso il Pal (Programma di azione locale). Per quanto concerne l’eventuale partecipazione a progetti futuri o la partecipazione a progetti in essere (come Piana degli ulivi secolari, Sistema Ambientale e Culturale (Sac) della via Traiana, Dop Collina di Brindisi ecc.) non vi è alcuna attinenza con l’adesione a un Gal piuttosto che ad un altro e, pertanto, la scelta che il Comune sta perseguendo ha l’unico scopo di intercettare al massimo i finanziamenti che potranno ricadere all’interno del sistema produttivo fasanese. Proprio per far ciò, abbiamo deciso di valutare altre ipotesi più aderenti alle nostre esigenze di sviluppo del territorio rurale in ottica turistica e agricola di qualità».

L’assessore Cisternino spiega, nel dettaglio che la scelta attiene alle «affinità di carattere culturale, geografico e agricolo che intercorrono tra la Valle d’Itria e Canale di Pirro, la Selva e Laureto; località che sono inserite di fatto nel contesto della Valle d’Itria, mentre la zona a sud di Fasano costituisce uno sbocco al mare ed è terra agricola di riferimento per il Comune di Cisternino, che si interseca con Pezze di Greco, Speziale e Montalbano. Non da ultimo – prosegue l’assessore - il Comune di Fasano, attraverso i suoi cittadini, ha manifestato e manifesta quotidianamente la voglia di guardare al territorio a nord di Fasano come punto di riferimento futuro».

«D'altronde - va ancora avanti - se analizziamo i dati più approfonditamente, possiamo notare che le aziende del comune di Fasano, pur rappresentando il Comune più popoloso, non sono risultate al primo posto nella classifica dei contributi ricevuti. Pertanto – conclude Cisternino - il Gal Valle d’Itria conta oltre 130 soci privati (cooperative, aziende singole, associazioni culturali, associazioni di categoria, Università, Istituti di ricerca) che garantiscono una rappresentanza a tutti i soggetti economici interessati.
Inoltre, si è valutata l’efficienza amministrativa evidenziata da bilanci annuali chiusi sempre in pareggio, senza intaccare minimamente il capitale sociale a estrema garanzia dei soci».

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