L'aria è troppo inquinata, il sindaco vieta l'accensione dei camini (con alcune eccezioni) fino al 31 dicembre. L'ordinanza fa discutere

L'aria è troppo inquinata, il sindaco vieta l'accensione dei camini (con alcune eccezioni) fino al 31 dicembre. L'ordinanza fa discutere
di Eliseo ZANZARELLI
2 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Dicembre 2023, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 07:18

C'è troppo particolato nell'aria, così il sindaco di Francavilla Fontana ha vietato di accendere camini e simili non certificati fino al prossimo 31 dicembre. L'ordinanza emessa da Antonello Denuzzo, considerato il periodo, è molto singolare: probabilmente il mese di dicembre è proprio quello in cui il fuoco fa presenza fissa nelle case degli italiani, contribuendo a creare quell'atmosfera di calore - anche sociale - estranea ad altri periodi dell'anno. Ma tant'è: le rilevazioni automatiche delle centraline di monitoraggio dislocate nei vari quartieri della Città degli Imperiali hanno imposto questa decisione, per quanto sofferta, presa di concerto con Regione e Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale).

Le multe

La presenza di polveri sottili, infatti, ha superato la soglia di tolleranza e se si continuasse di questo passo la situazione andrebbe a peggiorare sensibilmente nei prossimi giorni. Nel dettaglio e tecnicamente, non è temporaneamente interdetto l'uso dei camini, ma in generale “negli impianti di riscaldamento multi-combustibile, l'utilizzo di generatori di calore alimentati a biomasse privi di certificazione ambientale”, precisa l’ordinanza.
Il provvedimento riguarda gli impianti con classe energetica inferiore a 3 stelle, ossia quelli potenzialmente più inquinanti, che in genere alimentano caminetti aperti e chiusi, stufe tradizionali e avanzata, stufe a pellet e caldaie. “Come indicato dalla Regione Puglia a margine della legge regionale che pone limitazioni all’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa - fanno sapere dal Comune - nei comuni ove insorgano criticità correlate ai livelli di PM 10, l’uso delle biomasse in piccoli apparecchi domestici provoca un maggiore inquinamento rispetto all’uso di gas e gasolio, generando un rilevante impatto sulla qualità dell’aria, nonché significative conseguenze negative anche sulla salute delle persone. La questione centrale è la qualità della combustione”.
A seguito di un incontro tecnico tenuto con Regione e Arpa Puglia, si è deciso di intervenire con una ordinanza valida sino al 31 dicembre, salvo proroghe. Sono escluse dall’ordinanza le abitazioni prive di una alternativa all'uso di generatori di calore alimentati a biomasse. Va da sé che spetterà a polizia locale e forze dell'ordine controllare a campione il rispetto dell'ordinanza e nel caso infliggere le sanzioni, da 25 a 500 euro. Per nutrire sospetti, sarà sufficiente alzare gli occhi al cielo e seguire la scia del fumo. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA