Lo Snim va a Bari, Ferrarese: «Un errore, la politica si mobiliti»

Folla sulle banchine dello Snim
Folla sulle banchine dello Snim
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Martedì 2 Febbraio 2016, 10:58
Arriva da Massimo Ferrarese, attualmente presidente dell’Invimit, il fondo che gestisce il patrimonio immobiliare dello Stato italiano, ma anche ex presidente della Provincia e di Confindustria Brindisi il monito alla politica locale: non è possibile perdere il Salone Nautico di Puglia. Proprio nei giorni scorsi, infatti, è circolata la notizia, poi confermata, che l’edizione 2016 dello Snim si svolgerà a Bari, nella sede della Fiera del Levante, e non più sul lungomare di Brindisi.

«Ho seguito lo Snim - ricorda Ferrarese - fin dal primo giorno. Presenziai personalmente all’inaugurazione della prima edizione del Salone. Dunque è una cosa che sento anche mia, come del resto tutti i brindisini. Una cosa per la quale, tra l’altro, ho dato anche un contributo, piccolo o grande che sia, come Confindustria prima e come Provincia poi. Quindi non ritengo possibile uno spostamento: il migliore luogo per presentare le produzioni nautiche è e resta Brindisi». Eppure, come confermato anche dagli organizzatori, l'edizione 2016 del Salone nautico di Puglia si terrà a Bari, alla Fiera del Levante.


«Le istituzioni locali - è l'appello del presidente dell'Invimit - non possono farsi sfuggire un’occasione così importante, sarebbe l’ennesimo schiaffo al territorio. In questi giorni sto osservando attentamente quello che accade e non nascondo di essermi stancato di vedere la mia terra, per la quale ho lavorato e per la quale ho ancora voglia di lavorare, continuare a subire, costantemente, schiaffi di questo genere. Lavorerò anche io perché scippi come questo non capitino più: non possiamo farci strappare un evento come lo Snim. Per questo parlerò con Michele Emiliano. Voglio capire se questo spostamento è temporaneo e questa situazione durerà solo un anno. Così posso anche capire ma bisogna comunque organizzarsi per riprendere quello che hanno tolto alla città».

E il modo per farlo è costruire un fronte unito, secondo l'ex presidente di Confindustria e poi della Provincia. «Dobbiamo concentrarci tutti - è il suo appello - su quest’obiettivo. Il mio invito alla politica è a non dividersi. È da stupidi spaccarsi su queste battaglie per il territorio: costruiamo un fronte unico. Io, per quel che potrò, darò il mio contributo per costruirlo e mantenerlo compatto».
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