È di oltre 12.000 euro il valore delle 260 banconote false sequestrate nell’ultimo anno dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, nel corso delle attività dirette a contrastare il fenomeno del “falso nummario”.
La classifica
La classifica delle banconote false sequestrate trova al primo posto il taglio da 50 euro (125 banconote per un valore di 6.250 euro), seguite da quelle da 20 euro (70 banconote per un corrispondente valore pari a 1.400 euro) e, quindi, da 100 euro (35 biglietti per un corrispondente valore pari a 3.500 euro). Nelle restanti posizioni vi sono quelle da 10 euro (23 pezzi), e da 5 euro (5 pezzi). Per quanto attiene, infine, ai tagli di maggior valore, si annoverano una banconota da 500 euro ed una da 200 euro.
La filiera del falso
Lotta alla criminalità economica e finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate alla Guardia di finanza per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta. In tale contesto, gli approfondimenti delle Fiamme Gialle sono stati finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso, partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali truffa e riciclaggio.
La Banca d'Italia
Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al comando provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Brindisi.