Ordigno e munizioni belliche nel porto: disinnescati dai sub della Marina

L'esplosione dell'ordigno dinanzi il porto di Brindisi
L'esplosione dell'ordigno dinanzi il porto di Brindisi
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Lunedì 29 Gennaio 2018, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 17:54
Un ordigno bellico e delle munizioni sono stati individuati e neutralizzati al porto di Brindisi, a 10 metri di distanza dal lungomare Regina Margherita e quindi dal centro della città. Alle operazioni di rimozione e distruzione dei residuati bellici hanno lavorato dal 20 al 27 gennaio scorso i palombari del gruppo operativo Subacquei della Marina militare, distaccati presso il nucleo Sminamento difesa antimezzi insidiosi della Marina militare.
La Capitaneria di porto ha interdetto al transito la zona e informato la prefettura di Brindisi che ha coordinato l’intervento. Sono stati disinnescati una bomba d’aereo da 500 libbre, 5 colpi da 127 mm, 3 mine anticarro e diverse munizioni per armi di reparto. 
“Non è mai facile intervenire per rimuovere in sicurezza un ordigno esplosivo che giace sul fondo del mare da oltre 70 anni - ha dichiarato il comandante del Nucleo Sdai, il tenente di vascello Mirko Leonzio - ma farlo a pochi metri dal lungomare di una città rende ancora tutto più complesso. Imbragati gli oggetti più pesanti li abbiamo rimossi a distanza rimorchiandoli fino a raggiungere una zona in alto mare individuata dall’autorità marittima. Lì abbiamo effettuato un’ultima immersione per effettuare il brillamento degli ordigni secondo le consolidate tecniche tese a preservare l’ecosistema marino”.
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