Università, test di ingresso a Medicina: in 3mila alla prova di ammissione per il corso laurea

Università, test di ingresso a Medicina: in 3mila alla prova di ammissione per il corso laurea
di Benedetta DE FALCO
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Venerdì 2 Settembre 2022, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 20:25

Settembre torna con la sfida dei test di medicina e odontoiatria. Sono 2.766 le domande arrivate all'Università degli studi di Bari quest'anno per provare il test d'ammissione in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi: il 6 settembre è la data attesa dagli studenti per sostenere la prova. Solo il 9% potrà immatricolarsi nel rispetto della graduatoria che da 4 anni ormai non tiene conto del voto di laurea. Per il corso di laurea magistrale in Medicina e Odontoiatria sono 303 i posti disponibili per la sede di Bari, di cui 32 per odontoiatria e protesi dentaria e sei vincolati per candidati non comunitari, 60 posti invece per la sede di Taranto.

Le date dei test

Per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia in inglese la prova d'ammissione è prevista il 13 settembre con 598 domande pervenute quest'anno per 53 posti disponibili di cui 11 predisposti per i candidati non comunitari.
Poco è cambiato rispetto l'anno scorso per metodo e numero dei partecipanti alla prova: per l'anno accademico 2021/2022 infatti sono pervenute 2787; dunque quest'anno si contano 21 domande in meno rispetto all'anno scorso.
Il concorso d'ammissione locale per professioni sanitarie è previsto invece il 15 settembre e conta un alto numero di richieste pervenute per accedere al test d'ammissione. Sono quasi 3.855 le domande registrate dalla segreteria dell'Università degli studi di Bari per accedere all'esame di ammissione. Il numero dei posti disponibili è pari a 1016 unità di cui 12 dedicati per candidati non comunitari e soggiornanti in Italia.


Tra gli indirizzi di studi presenti all'Uniba nel campo di professioni sanitarie ci sono le ambite fisioterapia, infermieristica Logopedia, ortottica e assistenza oftalmologica, ostetricia e tecnica della riabilitazione psichiatrica.
Il test bandito a livello ministeriale consta a Bari così come in tutte le altre università italiane di 60 domande a risposta multipla; c'è un cambiamento rispetto all'anno scorso: sono diminuite le domande di logica e cultura generale lasciando più spazio alle materie prettamente scientifiche. La suddivisione vede per quest'anno 4 domande di cultura generale, 5 domande di ragionamento logico e problemi, 23 domande di biologia, 15 domande di chimica, 13 domande di fisica e matematica.
I cambiamenti più radicali riguardano in realtà i futuri iscritti al test d'ammissione per Medicina ed Odontoiatria per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025.

La modifica più importante è stata apportata a livello ministeriale con il decreto 583 del 24 giugno: l'articolo 13 illustra le nuove modalità dei test d'ammissione.


A spiegarne il contenuto Grazie de Giuseppe, rappresentante del sindacato Link per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia: «Uno dei cambiamenti importante è certamente dare la possibilità agli studenti iscritti al quarto anno della scuola secondaria di partecipare al test, per poi accedere al corso di laurea dopo il quinto anno. Un altro punto di svolta è rappresentato dalla possibilità di provare il test per due volte di fila durante l'anno: a fine graduatoria viene utilizzato il punteggio migliore».
Tra le nuove modifiche che coinvolgeranno le modalità di svolgimento del test c'è l'inserimento del tolc, un acronimo che sta per test online cisia. L'introduzione di questo test influenzerà i prossimi anni su due punti: sostenere il test su piattaforma digitale tramite il computer e diversificare per studente la prova d'esame. I quiz verranno assemblati e selezionati tramite algoritmi da un database; test diversi ma difficoltà uguale per tutti. Se fino ad oggi i test sono stati cartacei, nei prossimi anni diventeranno informatici. Grazie de Giuseppe evidenzia un dato molto importante tra le modifiche apportate dal nuovo decreto del 24 giugno: «Lo stesso ministero inserirà del materiale gratuito in collaborazione con l'università per dare un supporto alla preparazione dell'università. Questo fa parte di una nostra lotta storica per rendere equo e giusto un test che presenta casi di disuguaglianza. Non tutti gli studenti possono permettersi i costi dei libri di preparazione oltre che i corsi. Il Miur e l'università garantiscono il materiale in modo gratuito per attenuare il forte disagio che questo test crea a livello psicologico ed economico».

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