Quadro prezioso rubato 30 anni fa in chiesa ritrovato in una casa

Quadro prezioso rubato 30 anni fa in chiesa ritrovato in una casa
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Venerdì 11 Novembre 2022, 08:31

È finalmente tornata a casa la Vergine con Bambino e Santa Lucia, il dipinto che era stato trafugato dalla chiesa di San Pietro Apostolo e San Pancrazio Martire di Valle di Maddaloni, piccolo comune in provincia di Caserta. Una lunga e articolata operazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza ha permesso di ritrovare il dipinto a diverse centinaia di chilometri quasi trent'anni dopo il furto: l'opera è stata ritrovata in Puglia, a Spinazzola, in buone condizioni di conservazione e, dopo i doverosi accertamenti, è stata restituita ai fedeli della comunità religiosa dalla quale era stato trafugato nel piccolo comune campano.

L'opera

L'opera, dal grande valore culturale e devozionale, risale all'incirca alla fine dell'Ottocento, è ascrivibile ad un ignoto pittore campano e rappresenta la Vergine con Bambino e Santa Lucia. Il quadro era stato rubato il 15 maggio 1993 ed è stato ritrovato in un'abitazione privata del comune della provincia pugliese, al termine di una lunga indagine condotta nell'ambito della salvaguardia del patrimonio culturale, coordinata dalla Procura di Trani e portata avanti dal reparto specializzato dell'Arma dei Carabinieri. A seguito del ritrovamento, una persona è stata deferita in libertà per ricettazione.

Le indagini svolte dai militari hanno dunque permesso di recuperare l'opera, preservandone anche l'integrità, e di restituirla alla comunità parrocchiale di San Pietro Apostolo e San Pancrazio Martire dove il quadro verrà custodito ed esposto ai fedeli dopo quasi trent'anni dal furto.

Nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di restituzione dell'opera, tra la soddisfazione di fedeli e autorità, nella parrocchia da cui era stato indebitamente sottratto alla presenza di don Giuseppe Campagnuolo, del Tenente Giacomo Geloso comandante del Nucleo che ha condotto le operazioni di recupero , del vescovo della diocesi di Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata dei Goti, monsignor Giuseppe Mazzafaro, del sindaco della cittadina campana, Francesco Buzzo, il comandante provinciale dell'Arma di Caserta, Manuel Scarso e di altre autorità civili e religiose. «L'opera ha commentato sui social il Comune campano -, realizzata nella prima metà del XIX secolo, rappresenta una inestimabile testimonianza della identità e della memoria collettiva.

Il furto provocò una profonda ferita nella nostra comunità che, per intere generazioni, è cresciuta e ha espresso la propria fede anche attraverso queste immagini che sono diventate parte integrante della nostra cultura e della nostra appartenenza al territorio. La gratitudine verso la complessa, laboriosa e certosina opera dell'arma dei Carabinieri è immensa perché è stata tutelata e restituita alla comunità vallese una parte importante della nostra identità». Si è trattato dunque di un giorno di festa per il paesino di circa 2 mila anime, che ha potuto riavere un pezzo del proprio patrimonio artistico a cui, per troppi anni, aveva dovuto rinunciare.

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