Fleximan in azione in Puglia: sradicato un photored che doveva ancora entrare in funzione

Fleximan in azione in Puglia: sradicato un photored che doveva ancora entrare in funzione
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Sabato 17 Febbraio 2024, 19:56

Fleximan” colpisce ancora. Stavolta, a differenza di quanto era accaduto quindici giorni fa nel Salento, il fenomeno si è spostato nel territorio dell’area metropolitana barese e precisamente a Sannicandro di Bari. L’episodio è avvenuto due notti fa, tra venerdì e sabato, nel tratto di circonvallazione cittadina all’altezza dello svincolo per Bitetto. A riprendere i killer dei pali di rilevatori di velocità, sono state le telecamere di videosorveglianza della zona.

I video delle telecamere di sicurezza

Dall’esame delle immagini, acquisite dal comando della polizia locale del comune dell’hinterland barese, è emerso che due ragazzi, forse anche minorenni, nelle prime ore della notte, hanno preso di mira i pali dei “photored” iniziando a scuoterli violentemente fino a sradicarli facendo cadere per terra sul selciato accanto alla strada.

Ma i due vandali che, forse, hanno agito per una sorta di spavalda sbruffoneria, anche perché i congegni non erano ancora stati attivati dal comune, non contenti di aver messo ko, al tappeto, l’impianto di foto-video rilevamento hanno pensato di accanirsi sull’apparecchio elettronico fino al punto di distruggere a calci le telecamere che erano state installate alla sommità dei pali.

Il sindaco

«E’ un gesto di grande inciviltà», ha tuonato il sindaco Beppe Giannone - . Episodi di questo genere denotano, da parte di chi li commette, un grandissimo livello di inciviltà. Quegli impianti, conosciuti come “photored”, finiti l’altra notte nella mira di questi due barbari non erano nemmeno ancora attivi, per questo ritengo che il fatto non sia legato a una ipotetica esasperazione di cittadini dalle troppe multe comminate ai trasgressori, ma di un incredibile senso maleducazione sociale chi nella codardia della notte esprime tutto il suo essere incivile. Fatti come questoportano le amministrazioni pubbliche ad affrontare sempre più maggiori spese, come quelle del ripristino delle apparecchiature. Spese che, poi, finiscono per gravare sulle tasche di quegli onesti e bravi cittadini che con questo genere di cose non hanno nulla a che fare».

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