Cattedrale in metallo, c’è la data: l’opera di Tresoldi entro il 2024

Cattedrale in metallo, c’è la data: l’opera di Tresoldi entro il 2024
Cattedrale in metallo, c’è la data: l’opera di Tresoldi entro il 2024
di Nicola MANGIALARDI
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Sabato 10 Febbraio 2024, 05:00

Sarà come suggellare una sorta di gemellaggio artistico quello che si materializzerà tra due opere uniche, realizzate dallo scultore milanese, il 34enne Edoardo Tresoldi, ovvero la ricostruzione artistica della Basilica di Siponto, ai piedi della grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo, nel foggiano e la riproduzione, finanziata dal segretariato regionale Puglia del ministero della cultura con 2 milioni di euro di fondi UE, che verrà realizzata nei pressi di Santa scolastica, nel borgo antico, accanto alla Basilica di San Nicola a Bari

Il ministero della Cultura, nella zona di San Pietro, a Bari vecchia, sta effettuando un intervento di riqualificazione del borgo partendo da una prima fase di scavo e valorizzazione delle testimonianze archeologiche per una lettura organica dell’articolata stratigrafia per, poi, procedere all’installazione dell’opera dell’artista meneghino. A Siponto sorge uno dei più grandi parchi archeologici del Sud Italia, il secondo sito più visitato in Puglia dopo Castel del Monte. Frutto degli sforzi coordinati dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo e della soprintendenza archeologica pugliese: al suo interno, si può ammirare una perfetta riproduzione della basilica paleocristiana sipontina. Un’opera, questa, che ha ottenuto diversi riconoscimenti e rappresenta un'assoluta novità in campo artistico e non solo. Nel parco, realizzato in territorio di Manfredonia, a sinistra della cattedrale romanica intitolata a Santa Maria Maggiore, si trovano i resti della basilica paleocristiana. E partendo da quei reperti che Tresoldi ha realizzato una riproduzione dell'antico edificio di culto.

Il progetto

L'installazione, chiamata “Dove l'arte ricostruisce il tempo”, fu stata inaugurata il 12 marzo 2016. Una scultura alta 14 metri, pesante 7 tonnellate e formata da 4500 metri di rete elettrosaldata zincata. La scultura foggiana, nel 2016, fu definita dal magazine di architettura “Designboom” una tra le 10 migliori installazioni al mondo. A gennaio dell’anno dopo, l’opera ottenne il “premio Francovich”, istituito nel 2013 dalla “Società Archeologi Medievisti Italiani" e assegnato ai siti che hanno più successo tra un pubblico di non specialisti, in virtù della capacità di associare rigore scientifico e aspetti comunicativi.

Ancora, ad ottobre del 2018, vinse la “Medaglia d'Oro dell'Architettura italiana”, conferitagli da “La Triennale di Milano”, l’istituzione culturale che si occupa di design e architettura, tra le altre cose, in collaborazione con il Mibact. Per l’autore la Basilica paleocristiana di Siponto ha voluto significare, attraverso un nuovo modo di fare arte "il progetto della vita". L'intenzione dello scultore è, per sua stessa ammissione, far dialogare le forme del paesaggio con gli elementi della struttura. L'installazione è la più grande al mondo in rete metallica ed è costata 900.000 euro.

Un'opera d'arte di assoluto valore inserita in uno dei tanti splendidi contesti che caratterizzano il Mezzogiorno d'Italia. «L'opera barese verrà realizzata entro la fine di quest'anno», spiega Maria Piccarreta, responsabile regionale del Mic, che ci tiene a specificare come «questa realizzazione diventerà una sorta di metafora artistica tra passato e futuro della città diventando un importante e unico tassello artistico contemporaneo che arricchirà la storia di Bari». Punta l'accento sulla localizzazione della scultura realizzata in rete metallica l'architetto Francesco Longobardi, direttore dei lavori che fa sapere che «l'opera, verrà realizzata in un posto dove c'era un vero e proprio vuoto urbanistico del borgo antico barese, e rappresenterà una narrazione storica della cittadina proiettata nel futuro». Ma l'istallazione barese rispetto a quella sipontina «è decisamente più complessa perché il sito del capoluogo pugliese, rispetto a quello foggiano sta facendo emergere molte più stratificazioni storico-archittettoniche», spiega il professore Massimo Guastella, dell'università del Salento.

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