Apre la bombola del gas e minaccia la moglie: «Faccio saltare tutto in casa». Arrestato

Apre la bombola del gas e minaccia la moglie: «Faccio saltare tutto in casa». Arrestato
di ​Nicola MICCIONE
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Domenica 8 Ottobre 2023, 18:56

Avrebbe aperto le bombole del gas del piano inferiore dell’abitazione dove vive con la moglie, minacciando di «far saltare tutto in aria». Ad evitare il peggio, a Bitonto, l’intervento degli agenti della polizia di Stato del commissariato cittadino che sono riusciti ad ammanettarlo: l’uomo, un 60enne del posto, è stato fermato e arrestato con le accuse di maltrattamenti e di lesioni personali aggravate ai danni della consorte. 

Offese e insulti, poi la minaccia


L’uomo - ormai in procinto di separarsi dalla propria compagna - avrebbe messo in atto l’ennesima azione persecutoria nei confronti della donna. Prima le offese e gli insulti, poi la minaccia di «far saltare tutto in aria».

Quindi avrebbe aperto le bombole del gas del piano inferiore della loro abitazione, impedendo alla moglie di avvicinarsi. Una telefonata alla centrale operativa del 113 ha fatto scattare l’allarme e i primi ad arrivare sul posto sono stati i poliziotti diretti dal vice questore Gerardo Di Nunno che sono riusciti a bloccare l’uomo. Quando gli agenti sono intervenuti, c’era già un odore di gas. E per il 60enne, accusato dei reati di maltrattamenti e di lesioni personali aggravate, è scattato l’arresto e il trasferimento in carcere, a Bari. 

Il clima di terrore


Nel corso delle ultime settimane, la situazione era diventata insostenibile in quell’abitazione a due passi dal centro. L’uomo aveva preso di mira la moglie, proferendo continui insulti e minacce. Un clima di terrore. La pressione psicologica era ormai quotidiana: la donna, già nelle settimane scorse, aveva denunciato le minacce subite per troppo tempo in silenzio, fra le mura domestiche, quando il compagno l’avrebbe malmenata fino a farla finire in ospedale, al San Paolo di Bari, ma la situazione non era cambiata. Dopo alcuni giorni di ricovero la consorte è rientrata a casa, ma le sevizie, in quell’insostenibile clima intimidatorio quotidiano, non sarebbero terminate. Anzi, l’uomo l’avrebbe nuovamente minacciata di morte svariate volte, fino ad aprire il gas minacciando di far esplodere l’abitazione. Insomma, forse davvero solo l’arrivo degli agenti bitontini, i quali hanno potuto ricostruire le pressioni psicologiche (e non solo) e le minacce subite, ha scongiurato peggiori conseguenze.

Gli stessi poliziotti che, giorni dopo, hanno stretto le manette ai polsi di un altro marito violento, un 62enne pregiudicato del posto, trasferito in carcere con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale, dopo una escalation di violenze, intimidazioni e persecuzioni compiute sulla ex moglie, alla quale avrebbe rotto una costola a suon di schiaffi, pugni e calci. L’uomo, secondo gli inquirenti, si sarebbe reso responsabile di una serie di gravi condotte nei confronti della ex moglie convivente, tanto che lei, a causa di una lunga sequela di violenze in libertà e di veri e propri atti di umiliazione, era piombata in un perdurante stato di ansia, agitazione e di paura. Diversi gli episodi per i quali la donna, sempre più spaventata, ha sporto denuncia, sino a quando gli agenti, alla luce dei fatti, hanno arrestato l’uomo, mettendo fine ad un incubo durato troppo tempo. 
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