Tassa di soggiorno, primo via libera dai municipi

Tassa di soggiorno, primo via libera dai municipi
di Samantha DELL'EDERA
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Il primo parere favorevole è arrivato ieri pomeriggio dal Municipio 2 di Bari (Poggiofranco, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca): il regolamento sulla tassa di soggiorno che – presumibilmente – sarà introdotta entro l’estate a Bari, conquista il primo via libera. In questi giorni si stanno infatti svolgendo le commissioni e i consigli municipali che avranno il compito di esprimere parere sul provvedimento predisposto dalla giunta Decaro.

Tassa di soggiorno, chi dovrà applicarla


La tassa di soggiorno riguarderà tutte le strutture ricettive, anche quelle all’aria aperta, i campeggi ad esempio, ed ancora gli agriturismi, le case vacanza, gli alberghi, i bed and breakfast. Le tariffe saranno diverse a seconda della categoria di alloggio: si partirà da un euro e 50 per i due stelle, due euro per i 3 stelle e i bed and breakfast, 3 euro per i quattro stelle e 4 euro per i cinque stelle, al giorno per massimo 4 giorni. Se il turista soggiornerà di più ovviamente non pagherà. Sono previste esenzioni, come ad esempio per i minori di 14 anni, e riduzioni. «Il consiglio – ha detto GianLucio Smaldone, presidente del Municipio 2 – ha espresso parere favorevole con tre raccomandazioni. Personalmente sono contrario a questa imposta, ma c’è la volontà politica di introdurla e la maggioranza in Consiglio ha deliberato. E’ vero che esiste in molte città e che permetterà di avere delle entrate da usare per migliorare servizi, quindi vediamo come va. Io personalmente sono sempre stato contrario all’introduzione di tasse che possono gravare anche sugli operatori, soprattutto in questo momento storico, però ripeto, vediamo come va». Le raccomandazioni hanno riguardato, tra le altre cose, l’ampliamento dei giorni entro i quali il gestore deve registrare le entrate della tassa. Chiesto anche di eliminare il comma 7 che impone ai gestori di inviare comunicazioni anche se non ci sono stati ospiti. Il regolamento sarà discusso invece la settimana prossima sia nel municipio 5 (che racchiude i quartieri di Palese e Santo Spirito nei quali sono presenti diversi hotel e bed and breakfast) ma dove si è già avuto il parere favorevole della commissione incaricata, e del municipio 1 (Libertà, Madonnella, San Nicola, Murat, Japigia e Torre a Mare). «L’orientamento – spiega il presidente del municipio I, Lorenzo Leonetti – è quello di approvare. La tassa di soggiorno torna utile alla città, nel momento in cui si usano quei soldi per migliorare i servizi e le attività culturali.

Io personalmente non la vedo come una cosa negativa che fermerà il turismo, anzi credo che l’offerta turistica diventerà ancora migliore, visto che ci saranno soldi per i servizi». 

Tassa di soggiorno, le perplessità


Perplessità sono state espresse invece da alcuni consiglieri del municipio 3 (San Paolo, San Girolamo, Fesca e Marconi): ieri si è tenuto un incontro con l’assessore Ines Pierucci. «Abbiamo avuto un lungo confronto con l’assessore – spiega il vicepresidente del Municipio 3, Filippo Colonna – io personalmente ho chiesto che venga inserita una clausola per la quale i soldi che deriveranno dalla tassa di soggiorno possano essere utilizzati per migliorare l’attrazione turistica nelle periferie. Vi immaginate se la deejay ten invece di partire dal centro come sempre, fosse partita dal lungomare di San Girolamo? Se ci sarà la disponibilità in questo senso del Comune, ossia a prevedere eventi davvero di promozione del nostro territorio, noi voteremo a favore».
E sull’argomento la Pierucci ha mostrato disponibilità. «Mi hanno richiesto un maggiore coinvolgimento dei municipi – ha detto – e di base io ho sempre avuto sensibilità verso i luoghi meno decentrati. Abbiamo organizzato tante iniziative e continueremo a farlo. E a maggior ragione sarà fatto anche con parte dei proventi della tassa di soggiorno».

Il regolamento della tassa di soggiorno


Il regolamento, dopo i pareri dei municipi, approderà in giunta insieme alla delibera sulle tariffe, per poi andare in Consiglio per l’approvazione definitiva. «Il Comune di Bari rappresenta un’importante meta del turismo nazionale ed internazionale – si legge nel testo della delibera trasmessa ai municipi - la città di Bari ha registrato 916640 presenze turistiche nel 2019 (di cui 413661 stranieri) e 624271 nel 2021 (di cui 237637 stranieri) tanto da collocare la città di Bari tra le principali destinazioni turistiche della Puglia”. Da qui la necessità di “garantire adeguati interventi in materia di turismo migliorando ed offrendo adeguati servizi pubblici».

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