Consolato di Israele blindato per sicurezza: e spariscono i parcheggi in strada. Monta la protesta

Consolato di Israele blindato per sicurezza: e spariscono i parcheggi in strada. Monta la protesta
di Samantha DELL’EDERA
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 20:07

“Blindato” il consolato di Israele in via Calefati. Su richiesta della Prefettura, il Comune ha istituito il divieto di fermata lungo il marciapiede prospiciente i civici pari, tra i numeri 2 e 12 e i civici dispari, tra i numeri 1 e 11, in corrispondenza proprio della sede del consolato di Israele. Una decisione che è stata presa nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura il 10 gennaio scorso. I parcheggi per i disabili che erano presenti sono stati “traslati” di qualche metro e sono stati spostati anche tutti i bidoni. L’intera area è stata poi contrassegnata da strisce gialle, proprio per indicare il divieto di sosta e di fermata. L’allarme quindi lanciato a livello nazionale sta interessando anche la città di Bari. Lo stesso consolato è presidiato da un’auto della polizia da qualche giorno, e da ieri si sono intensificate le misure di sicurezza, in considerazione  all'acuirsi del conflitto a Gaza.

Sulla questione si è alzata però la polemica da parte di Forza Italia che ha raccolto il disappunto di residenti e commercianti.

«Vorremmo capire – si legge in una nota del coordinamento cittadino -  i gravi ed eccezionali motivi per i quali tutto il primo isolato di via Calefati, a Bari, è stato "blindato", con strisce gialle, divieto di sosta e fermata, e con il Consolato di Israele presidiato in modo continuativo dalle forze di polizia. È subentrata una minaccia reale? Per quanto tempo? Se le restrizioni devono durare a lungo, non sarebbe più pratico chiedere di spostare il consolato affinché il suo stesso personale sia meno esposto e si possano creare anche meno disagi per i residenti e i commercianti della zona? Se, invece, come ci auguriamo, l’allarme è solo temporaneo, e potrà rientrare, non è un’esagerazione tutto questo dispiegamento di forze e risorse?», conclude  la nota.

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