Blackout informatico e caos: in tilt per 12 ore il sistema di tre ospedali

Blackout informatico e caos: in tilt per 12 ore il sistema di tre ospedali
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 31 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:56

Nell’era dei computer accade che basta anche un black out informatico di 12 ore per mettere quasi in ginocchio alcune attività di presidi ospedalieri. Ed è quello che è accaduto negli ospedali “San Giacomo” di Monopoli, “Di Venere” di Bari e “Santa Maria degli Angeli” di Putignano a partire dalle 14.30 di martedì. Non è dato sapere cosa abbia causato il problema, certo è che il blocco dei sistemi informatici ha avuto ovviamente conseguenze su tutta l’attività ospedaliera e dei servizi collegati. Fermo il centro prelievi, con impossibilità di ritirare i referti. 

Tutto fermo

Bloccate le operazioni informatiche nei reparti, al cup e anche al pronto soccorso, il che ha costretto gli operatori sanitari a registrare le operazioni manualmente, dall’accettazione ai referti interni, alle dimissioni.

I problemi si sono registrati soprattutto nella medicina di emergenza-urgenza, nei pronto soccorso insomma. All’arrivo dei vari codici i sanitari sono stati costretti a richiedere le varie analisi manualmente e i laboratori, una volta effettuate le analisi richieste, hanno dovuto rispondere sempre tramite cartaceo dopo aver immesso i dati manualmente a rischio, anche, di refusi ed errori che avrebbero di fatto compromesso la diagnosi.

Non solo. La criticità è stata acuita in quanto è avvenuta in un periodo in cui si è sotto organico per via del periodo di ferie che andrà a concludersi a settembre. E così dalle 14.30 di martedì sino alle prime ore di ieri, poco prima dell’alba, c’è stato un enorme rallentamento in alcune operazioni che solo per mera fortuna non ha provocato problemi all’utenza. I tempi di presa in carico delle analisi e della successiva riconsegna, ad esempio, si sono allungati dato che l’analista doveva scrivere uno a uno i parametri riscontrati. Pare che alcuni direttori e medici abbiano scritto in tempo reale alla direzione generale e non solo per denunciare quanto avvenuto ma anche per declinare ogni eventuale responsabilità nel caso in cui fosse avvenuto qualcosa di grave. 
Il personale di turno ha garantito le emergenze sia dei pronto soccorso che dei reparti dei vari presidi. I disagi sarebbero stati molti di più se il black out informatico fosse avvenuto al mattino in quanto sarebbero saltati anche i servizi di prenotazione e di pagamento. Essendo avvenuta di pomeriggio solo i centri prelievi hanno dovuto rallentare l’attività perché le registrazioni venivano fatte a mano in attesa che il servizio informatico riprendesse per caricare tutta la documentazione. Stessi rallentamenti anche al pronto soccorso. L’attività di cura e assistenza sia negli ambulatori sia nei reparti, è giusto sottolinearlo, non è mai venuta meno ma è risultata solo più complessa la parte di registrazione delle attività. Se il blocco fosse proseguito probabilmente sarebbe stato disposto che eventuali urgenze fossero smistate presso altri ospedali del Barese in attesa della ripartenza del sistema che, come detto, è avvenuto alle prime ore di ieri. In tempo per non far rimandare indietro tutti coloro che avevano già le analisi programmate per ieri mattina. Alla Asl barese il compito di capire cosa sia accaduto e cosa abbia provocato il blocco. Un fatto già avvenuto in diversi ospedali italiani e in alcuni casi si è scoperto che i sistemi erano stati attaccati da hacker. Quello del blocco informatico non è l’unico disagio a cui ha dovuto far fronte l’ospedale di Monopoli. Nei giorni scorsi, infatti, si è registrato un guasto alle Tac e i pazienti sono stati trasportati in altri ospedali per essere sottoposti a questo esame. Non certo una bella cosa per un nosocomio che d’estate vede aumentare notevolmente il bacino di utenza dato il gran numero di presenze sul territorio.
 

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