Bucarest, esplosione in una discoteca: almeno 27 morti e oltre 180 feriti

Bucarest, esplosione in una discoteca: almeno 27 morti e oltre 180 feriti
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Sabato 31 Ottobre 2015, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 14:34

C'è anche un'italiana tra i feriti dell'incendio

della notte scorsa in una discoteca di Bucarest. A riferirlo sono fonti locali. Non è ancora nota l'identità della giovane che è ricoverata presso l'ospedale «Agrippa Ionescu», assieme a due coetanei spagnoli, come precisato dalle fonti. Il bilancio della sciagura è di almeno 27 morti e oltre 180 feriti.

Al momento dell'esplosione, oltre 200 giovani si trovavano nel locale «club Colectiv» per assistere al concerto della rock band «Goodbye to Gravity», che doveva presentare il suo nuovo album «Mantras of War», accompagnato da uno spettacolo pirotecnico.

Ancora non ci sono informazioni ufficiali sulla causa dell'esplosione, tuttavia, secondo alcuni, l'origine della tragedia potrebbe essere riconducibile ad un problema con i fuochi d'artificio.

Nel frattempo, la procura ha avviato un'indagine.

Da parte sua, mentre il ministero della Salute ha invitato i cittadini a donare il sangue, il governo ha convocato una riunione di emergenza per questa mattina. Il presidente Klaus Iohannis ha espresso «sgomento e profonda tristezza» per quanto avvenuto. È un momento, ha scritto Iohannis su Facebook, «molto triste per la nostra nazione».

Il governo romeno ha proclamato tre giorni di lutto nazionale a partire da oggi. I responsabili sanitari, riferiscono i media serbi, hanno precisato che 26 delle vittime sono morte nel locale notturno e una poco dopo il ricovero in ospedale. Secondo i media locali, tra i feriti, in gravi condizioni, vi sono il cantante e il bassista della band heavy metal Goodbye to Gravity che si stava esibendo in uno spettacolo dedicato alla notte di Halloween. I fuochi hanno dato origine a un

incendio nel locale e una successiva esplosione, creando l'inferno e il panico tra le centinaia di giovani presenti. Tutti si sono precipitati verso l'unica via di

uscita, in una ressa colossale nella quale in tanti sono stati travolti e calpestati.