Parigi, scontro Alfano-Salvini. E su Twitter è battaglia

Parigi, scontro Alfano-Salvini. E su Twitter è battaglia
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Sabato 21 Novembre 2015, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 21:44
È di nuovo scontro, l'ennesimo. A poco più di 48 ore dagli attentati che hanno colpito Parigi, continuano i battibecchi piccati tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il leader della Lega Matteo Salvini. Stavolta è il responsabile del Viminale ad attaccare. Intervenendo a Unomattina, Alfano va giù duro: «Ascoltando Salvini - dice - sembra di percepire il suo dispiacere perché gli attentati di Parigi non siano avvenuti in Italia, così da consentirgli di fare caciara e guadagnare voti. Le polemiche in Italia - prosegue il ministro - sono deludenti. C'è un momento in cui i leader politici devono dimostrare la loro statura morale, in questo caso dimostrano il loro nanismo morale».



La risposta del leader della Lega non tarda ad arrivare, e dà vita a un tam tam mediatico trainato

dall'hashtag #alfanodimettitì, ben presto trend topic su Twitter. Salvini riporta puntualmente le parole

del ministro: «Lo ha incredibilmente detto a Raiuno l'incapace Alfano. Vergogna - commenta - E questo dovrebbe difendere gli italiani? Prima lo denuncio e poi...». Segue l'appello ai suoi follower. «Incapace Alfano, vergogna! riempiamo Twitter, facciamo sentire la nostra voce».



Quando l'hashtag da lui coniato svetta tra quelli più usati in Italia, Salvini esulta: «Gli italiani gridano

in coro: 'Alfanodimettitì, incapace! 'Alfanodimettitì è primo nei trending topic! Non una questione

personale, ma buon senso, legittima difesa, voglia di vivere in un paese sicuro!».



Il Nuovo Centrodestra replica all'onda che monta su Twitter lanciando l'hashtag #iostoconAlfano. «Salvini dimostra natura estremista. Esprimere opinione non è reato, è un diritto e chi lo nega è contro la democrazia. #iostoconAlfano», cinguetta la portavoce di Ncd, Valentina Castaldini.



Ma anche dalle file di Forza Italia c'è chi prende le difese del leader del Carroccio, muovendo critiche al responsabile del Viminale. «Nei momenti drammatici occorre mantenere testa fredda e nervi saldi, specie se si hanno responsabilità di governo - osserva il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta - La coesione nazionale, che è un valore, non può diventare il pretesto per svuotare la dialettica tra maggioranza e opposizione, fino a demonizzare chi esercita il diritto di critica».
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