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Un benvenuto ai turisti e a tutti coloro che, in questa stagione appena iniziata, saranno presenti nel territorio salentino per trascorrere le vacanze estive. A farlo non è un amministratore qualsiasi, ma il nuovo arcivescovo di Otranto, padre Filippo Neri, alla sua prima dichiarazione pubblica nei confronti del suo nuovo “gregge”, dopo l’insediamento di qualche settimana fa.
Il messaggio
«Viviamo tempi impegnativi, ed una pausa di rigenerazione ci è necessaria - scrive il nuovo arcivescovo idruntino -. La pandemia soltanto da poco ha allentato la sua morsa. La guerra in Europa continua e oramai corriamo il rischio di farci l’abitudine. Inoltre, ognuno di noi ha dovuto gestire le proprie difficoltà, personali, familiari e lavorative. Abbiamo davvero bisogno di ricaricarci e recuperare la serenità, la fiducia e la speranza».
Padre Francesco è convinto che questo si possa fare davvero nel Salento, grazie ad alcune peculiarità che lo caratterizzano. «Ebbene, questo nel nostro territorio è possibile - continua -.
Augurio di pace e di ripresa
Un augurio di pace insomma e di ripresa più vigorosa per i prossimi mesi, grazie non solo alla natura che ci circonda ma anche alle opere stesse realizzate dall’essere umano, a partire dall’opera consegnata ai posteri dal monaco Pantaleone. «Vi ringraziamo allora della vostra presenza - conclude -, vi accogliamo con gioia e vi auguriamo di riprendere a guardare con positività al futuro, con l’aiuto di Dio, verso un’umanità in armonia con la Terra e tutta unita dai legami della fraternità e della pace».
Nei giorni scorsi l’arcivescovo aveva incontrato tutto il clero della diocesi nel tradizionale appuntamento presso l’Oasi di Santa Cesarea: in quell’occasione si era presentato raccontando sua crescita umana, culturale e cristiana. Originario di Catanzaro, ma pugliese d’adozione, padre Francesco Neri, cappuccino francescano, si è insediato lo scorso 17 giugno a Otranto, nominato da papa Francesco al posto di monsignor Donato Negro, arrivato al termine dell’attività diocesana per limiti d’età. Il messaggio ai turisti rientra nel programma pastorale del neo arcivescovo, il quale, all’indomani della messa celebrata da cardinale Matteo Zuppi a Molfetta in memoria di Don Tonino Bello, riprendendo le ultime parole pronunciate dal sacerdote alessanese prima di morire, aveva detto: «Vorrei che le persone che il Signore mi farà incontrare possano sentire che gli voglio bene».
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