Ex Ilva, Confindustria scrive a Giorgia Meloni: «Rischio bomba sociale»

Ex Ilva, Confindustria scrive a Giorgia Meloni: «Rischio bomba sociale»
​Ex Ilva, Confindustria scrive a Giorgia Meloni: «Rischio bomba sociale»
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 20:38

«Al presidente del Consiglio Meloni chiediamo di seguire direttamente il dossier e arrivare ad una soluzione compatibile con i sacrosanti diritti di dipendenti e fornitori, che non smarrisca per strada i progetti di rilancio dello stabilimento in chiave green, l'unico possibile per sperare in una solida continuità». Lo sottolinea il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, intervenendo sulla vertenza ex Ilva.

Gli scenari «paventati negli ultimi giorni - aggiunge - che riportano al periodo buio del 2015, non fanno altro che aggiungere ulteriori preoccupazioni a quelle già esistenti, nonostante le rassicurazioni fornite da Acciaierie d'Italia, che smentisce la possibilità di un nuovo ricorso all'amministrazione straordinaria.

La situazione è tale da non consentire ulteriori indugi né ritardi: se il Governo non interviene subito a deflagrare sarà una vera e propria bomba sociale».

L'auspicio

«Auspicando - osserva ancora - che la trattativa in corso fra Governo e Adi non produca ulteriori provvedimenti-tampone, utili solo a rinviare il problema, invochiamo l'interessamento diretto alla questione della premier Meloni, su cui riponiamo la nostra piena fiducia e che invitiamo a venire a Taranto per incontrare Confindustria e tutti gli attori territoriali prima che quella bomba sociale esploda ». Per i presidenti della sezione Metalmeccanica e Navalmeccanica Pasquale Di Napoli, e della sezione Materiali da Costruzione Michele De Pace, «sembra un copione già visto e rivisto. Le nostre imprese hanno bisogno di certezze e quel che regna è invece un clima di grande confusione, con una fabbrica che sembra navigare a vista. E l'indotto è solo la punta di un iceberg. Abbiamo bisogno di essere interlocutori diretti delle scelte che si andranno a fare a livello centrale».

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