Euroapi, task force in Regione: sito in vendita e manutenzione in estate. I sindacati temono lo stop

Euroapi, task force in Regione: sito in vendita e manutenzione in estate. I sindacati temono lo stop
di Francesco TRINCHERA
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 05:00

Le preoccupazioni, soprattutto quelle per un fermo estivo dell’impianto, rimangono, ma c’è la mano tesa della Regione per mettere in campo ogni misura possibile per salvaguardare investimenti e lavoratori di EuroApi, mentre già il 21 di questo mese è previsto un incontro tra azienda e sindacati. Al termine dell’incontro che si è svolto a Bari ieri pomeriggio, i rappresentanti sindacali del territorio, ed in particolare quelli del mondo della chimica, puntano il dito soprattutto sulla situazione di indeterminatezza per l’azienda farmaceutica, che ha annunciato la vendita dello stabilimento di Brindisi. All’incontro erano presenti i referenti regionali, come i componenti della task force sul lavoro, guidata da Leo Caroli, i direttori dei Dipartimenti della Regione e i segretari di categoria a livello pugliese. 
Con loro, anche gli attori locali, dal sindaco a Confindustria, così come i segretari provinciali di Filctem Cgil, Antonio Frattini, Femca Cisl, Marcello De Marco, e Uiltec Uil, Carlo Perrucci. “Abbiamo chiesto di capire – ha detto Frattini – qual è l’ipotesi di vendita e ci hanno confermato che non si tratta di una chiusura. Non c’è, però, un cronoprogramma esatto dei tempi per la vendita e la nostra richiesta è stata quella di rendere il tavolo permanente, oltre a quello politico. Un tavolo tecnico anche perché ci sono stati degli accordi di programma finanziati prima per Sanofi e poi per EuroApi, che li ha ereditati». Su questo aspetto «la Regione si è detta disponibile a rinegoziare le condizioni di quegli investimenti, oggi con EuroApi, domani con il possibile compratore, per sostenere gli ammodernamenti aziendali che erano stati preventivati. Si tratta di capire, quindi, se l’eventuale compratore confermerà o meno quelle attività di investimento». 

I timori

Ed è in questo contesto che arriva uno dei maggiori elementi di preoccupazione per i sindacati: «EuroApi, infatti, ha confermato che andrà alla fermata prevista per la manutenzione dello stabilimento, che potrebbe essere di almeno tre mesi». Indicativamente, le date sarebbero quelle tra giugno ed agosto. «La Regione ha chiesto all’azienda di derogare a quelle scadenze ma loro hanno risposto che non sono nelle condizioni di farlo. Noi vogliamo scongiurare di arrivare a quella data senza che ci sia uno scenario chiaro, cioè fermando lo stabilimento senza un eventuale compratore».
Frattini aggiunge che al momento la strategia aziendale sarebbe quella di colloqui con varie realtà potenzialmente interessate all’acquisto, ma che non sono stati fatti i nomi: fattore che, perciò, non consente di valutare al meglio la situazione. 
Ed è con queste premesse che si va verso un altro passaggio, molto vicino, ovvero l’incontro con l’azienda organizzato per il prossimo 21 marzo in Confindustria: dovrebbe essere presente (probabilmente in videoconferenza) anche l’amministratore delegato di EuroApi, Ludwig De Mot, così come le massime rappresentanze nazionali di Filctem, Femca e Uiltec, perché l’intenzione è anche quella di portare la vertenza nel tavolo nazionale sulla chimica, già in essere.

I sindacati, tra le altre cose, hanno chiesto che si convochi anche il tavolo su Basell, perché ritengono che a fronte dell’incertezza sul piano di sostenibilità economica richiesto per il PT2 (il pezzo ancora in funzione a Brindisi dell’impianto), sono stati annunciati degli investimenti a Ferrara. Anche Perrucci si è detto preoccupato per i problemi manifestati dall’azienda: «Abbiamo chiesto alla Regione di gestire questa fase, perché la preoccupazione non è solo se si troverà l’acquirente, ma è quella di capire cosa fare nel frattempo. Non c’è una roadmap del percorso e non sapremo quando tutto questo si concretizzerà. Sino ad allora, cosa farà EuroApi su Brindisi?». 

Il blocco

L’esponente di Uiltec ha ribadito la volontà di scongiurare la fermata estiva: «La nostra esperienza è che quando gli impianti si fermano, poi difficilmente ripartono. Quindi, la nostra volontà è quella di scongiurare questo». Secondo Perrucci quello di ieri è stato un incontro interlocutorio, da cui emersa la volontà di lavorare in sinergia: «La Regione ha dato la massima disponibilità per incontrare su un tavolo tecnico l’azienda e capire la possibilità di attingere a degli accordi di programma ed altri progetti che possano dare una possibilità produttiva al sito». Sempre Perrucci pone l’accento sulle tante vertenze aperte, diventate ormai «troppe e pesanti, sotto l’aspetto economico e sociale». Tra le altre cose, si è rimarcato che «la deindustrializzazione generale che sta colpendo Brindisi può portare a tensione sociale ed un ritorno della malavita sul territorio, perché tante famiglie in difficoltà e soprattutto i giovani sono portati ad intraprendere altre strade. E questo ci preoccupa».

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